“33 morti e più di 71 feriti”. È questo il bilancio riportato da Sky News Arabia dopo il duplice attentato dinamitardo di Bengasi. Il portale, senza precisare le proprie fonti, fornisce un aggiornamento che aumenta il numero delle vittime, rispetto all’ultima comunicazione di 27 morti. A queste si aggiunge la stima del sito della tv Libya’s Channel che, citando “l’ospedale Al Galaa”, indica “25 morti e 51 feriti” quale “risultato delle due esplosioni avvenute nella zona di Al Salmani”.
Un duplice attentato con due autobombe ha provocato una strage nella notte a Bengasi, città nell’est della Libia, nel quartiere al-Salmani, proprio nel momento in cui i fedeli stavano uscendo dalla moschea al termine della preghiera serale. Tra le vittime ci sono anche alti esponenti della località più importante della Cirenaica. Nell’area è scattata una vasta operazione delle forze di sicurezza alla ricerca della cellula terroristica che, secondo le stesse fonti, apparterrebbe allo Shura Council of Benghazi Revolutionary, una coalizione di milizie integraliste islamiche tra cui la più nota è Ansar al-Sharia, ma che comprende anche la brigata 17 Febbraio, la brigata Rafallah al-Sahati e altri gruppi terroristici.
I fedeli coinvolti nell’attentato, avvenuto intorno alle 21 ora locale, stavano uscendo dalla moschea Baiat al Ridwan, nella zona del quartiere di Al Salmani, non lontano dalla zona portuale. In un primo momento fonti dell’intelligence avevano parlato di 7 morti e venti feriti, ma il bilancio si è poi progressivamente aggravando e molti dei feriti sono morti in ospedale.