Aggredito portiere Barlettaancora violenza nel tifotra i team minori del Sud

L'atleta picchiato da cinque sconosciuti per l'ennesima sconfitta della squadra

La cultura del tifo fa sempre più rima con la cultura dell’odio. A dimostrarlo numerosi episodi di violenza nei confronti di giocatori di alcune squadre nel Sud Italia. Per ultimo è toccato al portiere del Barletta, Luigi Moschetto, vittima di un’aggressione ieri sera nei pressi della sua abitazione, dopo la sconfitta subita nel derby col Trani, nel campionato di Eccellenza pugliese. Fra l’altro, sempre nella giornata di ieri la società aveva deciso a causa delle deludenti prestazioni della squadra, che nelle ultime gare non si indossassero più i colori storici sociali biancorossi, ma una seconda divisa per lanciare un segnale.

Tuttavia l’episodio è solo l’ultimo di una serie di azioni violente avvenute nei confronti di altri giocatori di squadre minori (soprattutto la Lega Pro, Girone C). Era il 26 febbraio quando due calciatori del Matera, il portiere pescarese Marino Bifulco e l’attaccante Mirko Carretta, erano stati aggrediti da alcuni tifosi a viso scoperto dopo una sconfitta. Ancora, poco dopo, due giocatori del Catanzaro hanno subito un’aggressione da 19 tifosi nel parcheggio dopo la partita persa lo scorso 11 marzo. Poco più di una settimana fa, invece, a Taranto i giocatori Maurantonio, Stendardo e Altobello sono stati picchiati con schiaffi e pugni e minacciati con mazze e coltelli da 30 teppisti dopo l’allenamento. Tutti questi casi hanno una matrice comune: un odio incontrollato che sfocia in violenza fisica per una non accettazione della sconfitta.

Sull’ultima vicenda del Barletta, da quanto si apprende dalla ricostruzione dei carabinieri, intervenuti sul posto, 5 uomini hanno preso a calci e pugni il portiere verso le 22:30, senza farsi vedere e fuggendo di corsa in un’auto. In una nota dell’Asd Barletta 1992 si legge che «stigmatizza con forza quanto accaduto e spera che gli autori di tale insano gesto possano al più presto essere identificati e assicurati alla giustizia». Il ragazzo è ora ricoverato presso l’ospedale Monsignor Dimiccoli con una prognosi di 15 giorni. Sempre dalla società sono arrivati gli auguri di pronta guarigione.

Alessio Foderi

Nato a Orbetello nel 1994, cresce nella Maremma Toscana e si trasferisce a Pisa, per frequentare l’università dove, dopo aver trascorso un periodo a Londra, si laurea in traduzione e interpretariato nel Luglio 2016. Oltre le lingue, coltiva molte passioni come la fotografia e il cinema: curioso e determinato, dal 2014 inizia a collaborare con RadioEco.it, prima come blogger e poi come speaker della trasmissione settimanale “Associazioni d’Idee”. Adesso alla Lumsa per inseguire una passione e realizzare un sogno.