Big Mama nel backstage del Festival di Sanremo / foto Ansa

Big Mama all'Onu controbullismo e body shaming"Non siamo sbagliate"

Il racconto delle discriminazioni subite Il nuovo album in uscita il 10 marzo

NEW YORK – Un messaggio tutto italiano contro bullismo e body shaming approda nell’aula dell’Assemblea Generale dell’Onu. A tenere il discorso la rapper 23enne, rivelazione all’Ariston con il suo brano «La rabbia non ti basta», Big Mama che ieri, 22 febbraio, è intervenuta a New York davanti a una platea di duemila liceali provenienti da tutto il mondo.

“Per tutta la vita mi hanno fatto credere di essere completamente sbagliata. Il mio fisico faceva in modo che la gente mi ritenesse «non abbastanza» prima ancora che mi si potesse davvero conoscere” ha detto l’artista, ricordando come “una persona grassa nell’immaginario degli altri è una persona svogliata, pigra, non attiva, non intelligente, che non ha voglia di migliorare. E per una persona come me sognare era inutile”.

Invece è stato proprio il sogno della musica a diventare lo strumento della giovane rapper – al secolo Marianna Mannone – per urlare al mondo la sua sofferenza, ma anche la sua forza e la sua speranza.

Ecco perché il 10 marzo, due giorni dopo la festa della donna, uscirà il suo nuovo album, “Sangue”, un lavoro introspettivo che racchiude “ogni pezzettino della mia vita”, ha detto Big Mama.

Maria Sole Betti

Classe '96, cresciuta tra l'Adriatico e l'ombra della Madonnina. Da sempre attratta dalle storie degli altri, mi sono laureata in Scienze Politiche all'Università Statale di Milano. Dopo un Erasmus a Barcellona e una magistrale in Istituzioni e tutela dei diritti, l'approdo a Roma per fare del sogno del giornalismo una professione. Curiosità e chiacchere guidano la mia vita, ma, del resto, ho la luna in Ariete.