HomeEsteri Brexit, stasera vota la Camera dei Comuni
per Theresa May il giorno più lungo

Brexit, oggi il voto
alla Camera dei Comuni
Theresa May a rischio

Previsioni molto negative per il governo

Per Guardian 200 deputati pronti al no

di Serena Console15 Gennaio 2019
15 Gennaio 2019

Il giorno più lungo dei parlamentari inglesi è arrivato. Alle 20 italiane, la Camera dei Comuni voterà il piano sulla uscita della Gran Bretagna dall’UE. Tutto fa pensare che il piano della Brexit, concordato da Theresa May con Bruxelles lo scorso novembre, possa essere bocciato, trasformandosi nel grande fallimento del governo.

La leader dei Tory ha affermato alla vigilia del voto che “è più probabile che non ci sia la Brexit piuttosto che si attui senza un accordo”, invitando quindi i deputati a dare un secondo sguardo al piano. Le richieste della premier però non avranno ascolto. Secondo un’analisi del Guardian, una maggioranza di oltre 200 parlamentari voterà contro l’accordo, segnando una sconfitta schiacciante per la premier.

Le previsioni di una bocciatura sono unanimi, a meno di miracoli, ma i ministri insistono negli appelli ai deputati a far prevalere “l’interesse nazionale”, tentando di dare un’immagine di compattezza.

Prima del voto di stasera, May chiuderà il dibattito a Westminster con l’obiettivo di rassicurare i deputati sulla transitorietà del cosiddetto backstop, il meccanismo di garanzia sul confine aperto fra Irlanda e Irlanda del Nord.

Dopo gli appelli di ieri a “non tradire” la volontà popolare espressa nel referendum del 2016, si prevede che la May sia intenzionata a riproporre il suo accordo come unica garanzia concreta per attuare la Brexit, senza rischiare un ribaltone o un no deal.
Davanti a Westminster già si sono riuniti manifestanti pro e contro la Brexit.

Il voto di oggi non interessa solo gli inglesi. Anche l’Unione Europea osserva cosa accadrà nel Parlamento londinese: il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, alla Plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, in vista del voto a Westminster, ha auspicato una coesione dei 27 paesi europei e una “proficua collaborazione tra le tre istituzioni” del blocco. Appello accolto dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.

Per molti osservatori, il voto di oggi sarà un modo per valutare la dimensione della sconfitta della premier.

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