HomeCronaca Campania e Terra dei fuochi: la denuncia delle mamme, “Morti 8 bimbi in 20 giorni”

Allarme Terra dei fuochi
la denuncia delle mamme
"Morti 8 bimbi in 20 giorni"

Quelli delle zone povere più vulnerabili

ma occorre fare chiarezza sui numeri

di Valerio Del Conte07 Febbraio 2017
07 Febbraio 2017

Un viaggio troppo breve, quello di otto bambini dai sette mesi agli undici anni d’età residenti nella Terra dei fuochi e morti di cancro negli ultimi venti giorni. Le urla di denuncia sono arrivate da Piazza del Plebiscito, davanti alla Prefettura di Napoli, dove il comitato “Vittime della Terra dei fuochi” si è radunato per protestare, in occasione di una riunione su Bagnoli con il ministro per il Mezzogiorno, De Vincenti. “Questi bambini non riposeranno mai in pace, per loro non c’è giustizia”, queste le parole forti delle mamme, che basano la loro denuncia sui dati del 2016 diffusi dall’Istituto superiore di sanità (Iss).

È stato infatti rilevato un eccesso di tumori tra i bambini della Terra dei Fuochi, già all’età di un anno. Il dato riguarda 55 comuni nel Napoletano e 23 nel Casertano, nelle zone tristemente note per lo smaltimento illegale di rifiuti. Nello specifico, l’Iss rivela che l’eccesso riguarda sia i maschi che le femmine, ed in particolare i più piccoli. “Eccesso di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori ed eccesso di tumori del Sistema nervoso centrale nel primo anno di vita e nella fascia di età 0-14 anni”, questo il quadro preoccupante che riguarda numerose neoplasie dello stomaco, dei polmoni, del fegato, della mammella e via dicendo. Un altro dato rilevante riferisce che i più vulnerabili sono i bambini che vivono in zone povere. Il ruolo “causale o concausale” delle emissioni dei siti di combustione illegale viene confermato dal monito dell’Iss, che dichiara necessario un risanamento ambientale “con il ripristino della legalità del ciclo dei rifiuti”.

“I morti dal primo dicembre 2016 a oggi sono 5 e l’incidenza è in linea con quella degli anni scorsi”, ha affermato, invece, il direttore di Oncoematologia del Santobono-Pausilipon, Domenico Ripaldi. I dati della sua azienda sono in contrasto con quelli del Comitato ed occorre quindi fare chiarezza sui numeri. “Se effettivamente fossero morti otto bambini andrebbe attivata un’inchiesta epidemiologica, per sapere quale patologia avevano e quali sono stati i tempi reali”, è quanto affermato da Mario Fusco, direttore del Registro tumori adulti della ASL Napoli 3.

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