People during a march and torchlight procession in memory of the Italian researcher Giulio Regeni, who was abducted, tortured and murdered in Cairo (Egypt), in Rome, Italy, 25 January 2018. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Scontro tra Egitto e Italiasulla richiesta di indagaregli agenti del caso Regeni

Il ricercatore aveva un visto turistico il Cairo respinge le accuse agli 007

Gli inquirenti del Cairo hanno ufficialmente respinto la richiesta della Procura di Roma di iscrivere nel registro degli indagati sette agenti ritenuti coinvolti nel caso Regeni. L’agenzia di stampa Mena riporta che per i magistrati “non ci sono abbastanza prove per indagare sulle persone indicate”. Stando alle investigazioni svolte in Egitto dal Ros dei carabinieri e dallo Sco della polizia, gli 007 egiziani avrebbero cominciato a seguire i movimenti del ricercatore italiano da dicembre 2015, registrando poi il 7 gennaio 2016 un suo incontro con il sindacalista Mohamed Abdallah.

La Procura generale del Cairo ha chiesto agli inquirenti italiani, durante un incontro avvenuto lo scorso mercoledì, di effettuare indagini sul perché Giulio Regeni fosse in Egitto con un visto turistico e non con uno studentesco, considerato che il giovane era giunto sul posto con l’intento di svolgere una ricerca accademica per l’Università di Cambridge.

I magistrati egiziani hanno inoltre contestato la decisione del presidente della Camera Roberto Fico di interrompere ogni rapporto con il loro governo, fino a quando non fossero giunti importanti aggiornamenti sul caso. “Trattiamo con gli altri paesi sulla base del principio di reciprocità. Non abbiamo nulla da nascondere e nulla da temere. Di conseguenza, di fronte a chi agisce in questa maniera nei nostri confronti non possiamo che agire nello stesso modo”, ha dichiarato Tarek El Khouly, segretario generale della Commissione Affari esteri del parlamento egiziano, che ha ritenuto la decisione di Fico “infelice e non giustificata”.

Commenti che hanno suscitato la pronta reazione del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, che ha convocato l’ambasciatore egiziano chiedendogli “concreti sviluppi investigativi” che possano chiarire il mistero sulla morte di Regeni.

Francesco Muccino

Nato a Roma nel 1991, sono laureato in Scienze della Comunicazione. Di carattere altruista ed amante della scrittura, sono da sempre interessato all’ambito giornalistico e partecipo al Master della Lumsa per comprendere meglio quale potrà essere il mio percorso di vita.