Modica alla Ue "Proteggeteil nostro cioccolato"

Metodi di produzione uguali dal 1747 Così si fa solo in centro America

L’Unione Europea potrebbe riconoscere ufficialmente l’autenticità del cioccolato di Modica. In questi giorni infatti al vaglio di Bruxelles la candidatura dei questo prodotto tipico per il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP).

«Il nostro cioccolato è molto amato, ma la sua lunghissima storia molto spesso è ignorata». dice Antonino Scivoletto, direttore del Consorzio Cioccolato di Modica. I metodi di lavorazione del cioccolato, tramandati dal 1747, sono gli stessi del Centro America. Le fave di cacao vanno tostate e levigate sulla pietra lavica che ha una temperatura di circa 40 gradi. Solo in questo modo possono rilasciare la parte grassa, creando un liquore di cacao. Poi si aggiunge lo zucchero, lo si unisce alla crema di cacao e gli aromi naturali, in particolare vaniglia e cannella. Ciò che contraddistingue il prodotto siciliano è la battitura, fatta per eliminare tutte le bolle d’aria presenti che potrebbero far marcire il cioccolato. Il mercato del  cioccolato, già riconosciuto a livello italiano, aspetta ora l’ufficialità dall’Unione Europea per poter valorizzare il brand siciliano.

Fabio Simonelli

Nato a Varese il 5/10/1993, ha frequentato il liceo classico ed è laureato in lettere moderne all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Parla correttamente quattro lingue, e nel 2016 ha completato la sua formazione con un’esperienza all’estero alla UBA (Universidad de Buenos Aires).