Poco più di 50 feriti, alcuni dei quali in modo grave, danni a una trentina di edifici e 1300 persone evacuate. È il bilancio di due potenti terremoti di magnitudo 5.4 che ieri hanno colpito Pohang, sulla costa sudorientale della Corea del Sud. È stato il secondo sisma più potente dal 1978, primo anno di rilevamenti sui terremoti nel Paese. Nei momenti successivi alle scosse, la preoccupazione più grande di cittadini e autorità si è rivolta alla centrale nucleare di Pohang. Ma i sei reattori di Gyeongju, distanti 45 chilometri dall’epicentro, non hanno subito alcun danno e hanno continuato a funzionare regolarmente. La scossa è avvenuta alle 14:29 locali (le 6:29 in Italia) ed è stata avvertita ovunque, da Seul fino all’isola meridionale di Jeju. Sono seguite circa 30 scosse di assestamento: gli esperti della Korea meteorological administration hanno fatto sapere che potrebbero verificarsene molte altre, anche più forti, nei prossimi mesi. Posticipati i temuti test di ammissione all’università, previsti per oggi in circa 1200 sedi in tutto il Paese.
