Corea del Sud
la Presidente offre dimissioni
le opposizioni rifiutano

Ancora tesa la situazione causata
da abusi d'ufficio della Park

Continua ad essere tesa la situazione politica in Corea del Sud. La Presidente Park Guen-hye aveva offerto le proprie dimissioni, ponendo però delle condizioni. “Se partito di governo e opposizioni discutono e mettono a punto un piano per ridurre la confusione negli affari di Stato e assicurano un sicuro trasferimento del potere, mi dimetterò sotto quello schema e i procedimenti stabiliti dalla legge”, aveva dichiarato ieri in un discorso alla nazione.

Oggi arriva però il rifiuto di questo appello da parte delle opposizioni. Il Partito Democratico, People’s Party e Justice Party giudicano infatti la  proposta uno “stallo tattico” e insistono che “c’è solo un modo secondo la nostra costituzione per bloccare il mandato presidenziale ed è quello della mozione di impeachment”. Si sono inoltre impegnati a discutere la mozione già venerdì.

La vicenda era cominciata il mese scorso. Si era scoperto, a seguito di indagini poi trapelate sui media coreani, che Choi Soon-Sil, amica e confidente di Park, aveva fatto pressioni a grandi imprese sudcoreane. Lo scopo era il finanziamento da parte delle corporation di fondazioni che promuovono la cultura e lo sport del Paese. Si è trattato, di fatto, di estorsioni fatte insieme a stretti collaboratori della Presidente. Secondo l’Ufficio dei Supremi Procuratori della Corea, anche Park ha collaborato all’operazione.

Le relazioni tra la famiglia Choi e la famiglia Park risalgono a molto tempo fa. Choi padre, fondatore di una setta religiosa, era entrato in contatto con Park Guen-hye dopo che il padre di lei, Park Chung-hee, era stato assassinato. Park padre era stato dittatore della Corea del Sud fino al suo assassinio nel 1979. La setta dei Choi unisce cristianesimo, buddismo e ceondoismo (culto sudcoreano).

Il gradimento popolare nei confronti della Presidente è crollato al 4%, minimo storico per un presidente sudcoreano. Nel mese di novembre, solenni manifestazioni di piazza con milioni di partecipanti hanno chiesto il suo allontanamento dagli incarichi pubblici.

 

Christian Dalenz

Nato a Roma il 30/10/85. Laureato all’Università La Sapienza (Roma) in Relazioni Economiche Internazionali nel 2011 e in Analisi Economica delle Istituzioni Internazionali nel 2014, e in Economic Policy alla Facoltà di Arti e Scienze Sociali dell’Università di Kingston (Londra) nel 2016. Scrive articoli di politica, economia, cinema e musica per varie testate, tra cui Lumsanews, Forexinfo e Slowcult. Facebook: https://www.facebook.com/articolidalenz