epa08248467 Pedestrians walk past a display showing information of global stock markets outside a securities office in Tokyo, Japan, 26 February 2020. Tokyo's stock benchmark Nikkei Stock Average dropped 179.22 points to close at 22,426.19 after tumbling 3.3 per cent, or 781.33 points on 25 February 2020, amid COVID-19 and coronavirus fears. EPA/KIMIMASA MAYAMA

Coronavirus, allerta in UsaGiappone chiude le scuoleIsraele "respinge" italiani

Trump: "L'Italia è in difficoltà" La Mecca chiusa per alcuni pellegrini

“Vediamo cosa succederà”. Per il momento gli Stati Uniti non stanno ancora considerando la sospensione dei collegamenti con i Paesi più colpiti dal coronavirus, tra cui l’Italia, “che comunque sta incontrando difficoltà con l’emergenza”. A parlare è Donald Trump, nel corso di una conferenza stampa ieri alla Casa Bianca. Si continuerà però a monitorare tutti gli arrivi dalle aree infette dai focolai dell’epidemia: “La nostra priorità è la sicurezza e la salute degli americani. Se il congresso ci concederà più di 2,5 miliardi di dollari per combattere l’epidemia, noi li accetteremo”, ha continuato, attaccando però la speaker della Camera Nancy Pelosi “che sta speculando politicamente sulla situazione”.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante la conferenza stampa alla Casa Bianca sul coronavirus (ANSA)

La Cina nel frattempo sta protestando per le affermazioni di Mike Pompeo. Il segretario di Stato statunitense ieri ha criticato la gestione dell’epidemia da parte del governo cinese. “Sono osservazioni irresponsabili e improprie”, hanno detto rappresentanti del ministero degli Esteri, minacciando ritorsioni anche per le affermazioni sulla stampa cinese e sul caso Wall Street Journal, dopo il pezzo di opinione pubblicato sul quotidiano e dal titolo “La Cina è il vero malato d’Asia”.

Mentre Trump parlava, si diffondeva la notizia del primo contagio con origini non accertate: è in California, e la persona non ha viaggiato all’estero di recente, né ha avuto contatti con persone malate. Una situazione molto simile a quella del 38enne di Codogno che ha passato l’infezione nel Nord Italia. Negli Stati Uniti al momento sono 15 i casi, tutti circoscritti.

Nel vicino Messico intanto montano le polemiche per la decisione delle autorità di far attraccare la nave da crociera italiana Msc Meraviglia – con quasi 5mila persone a bordo – nell’isola di Cozumel. L’imbarcazione era stata già respinta da due porti, in Giamaica e nelle Isole Cayman, per paura del coronavirus, nonostante non ci fossero malati a bordo. Gli abitanti dell’isola messicana stanno protestando, mentre il sindaco locale ha annunciato che a bordo salirà un’equipe di ispettori sanitari.

Il primo ministro giapponese Shinzo Abe nel corso dell’incontro con la task force per il contrasto all’epidemia (ANSA)

Dall’altra parte dell’Oceano Pacifico, il Giappone ha deciso di chiudere tutte le scuole, elementari, medie e superiori per due settimane, a partire dal 2 marzo. Il governo di Shinzo Abe vuole anticipare così la diffusione a livelli allarmanti del coronavirus.

Anche i paesi europei iniziano a prendere maggiori precauzioni per il possibile arrivo dell’epidemia. Il presidente francese Emmanuel Macron, durante la visita in un ospedale di Parigi, ha sostenuto la necessità di avere “un’informazione trasparente dinnanzi a un’epidemia che arriva”. I medici gli hanno detto di temere “uno scenario all’italiana”.

Il presidente francese Emmanuel Macron in visita all’ospedale di Pitie-Salpetriere (ANSA)

In Germania invece sono più di trecento le persone ora in quarantena: hanno tutte partecipato a una festa di carnevale insieme a un uomo poi risultato positivo al coronavirus. Le autorità mediche predicano comunque la calma: “Non c’è motivo di aspettarsi che in Germania si arriverà a blindare le città come accaduto in Italia”.

Al contrario, in Israele c’è più preoccupazione. Il ministro degli Interni ha infatti annunciato che firmerà un decreto che vieta l’ingresso dei cittadini italiani nel paese per evitare il diffondersi del virus: “Non abbiamo scelta, lì il virus si è sparso ovunque”. Anche l’Arabia Saudita ha attuato restrizioni, vietando temporaneamente l’ingresso ai pellegrini provenienti dai paesi in cui è presente il Covid-19 che si recano a La Mecca.

Federico Marconi

Roma, 1993. Dopo la maturità scientifica abbandona i numeri per passare alle lettere: prima di approdare alla Lumsa studia storia contemporanea a La Sapienza e giornalismo alla Fondazione Basso. Ha prodotto un web-doc per ilfattoquotidiano.it e collabora con L’Espresso