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Crosetto: “Italia pronta a difendersi”. Vertice dei volenterosi, dubbi sugli asset russi: “Ritorsioni da Mosca”

di Tommaso Di Caprio24 Ottobre 2025
24 Ottobre 2025
Crosetto

ROMA – Di fronte “alla follia dilagante” nel mondo, l’Italia deve essere pronta a difendersi. È questo il messaggio d’allarme che il ministro della Difesa Guido Crosetto ha lanciato ieri (23 ottobre) agli allievi delle Forze armate durante l’inaugurazione dell’anno accademico degli istituti di formazione dell’Esercito a Palazzo dell’Arsenale di Torino. 

Il ministro – racconta la Stampa – ha ribadito l’attitudine dell’Italia a gestire le crisi internazionali attraverso la diplomazia, garantendo che il Paese non entrerà mai in guerra per primo. Ma non ha escluso un intervento armato difensivo nel prossimo futuro. 

“L’Italia, secondo me, non entrerà mai in guerra. Ma un giorno potrebbe essere costretta a difendersi? Sì, è uno degli scenari possibili, non riesco a dire di no. Per questo dovete essere pronti a quello che accadrà. Fa parte del vostro dovere”, ha spiegato.

“Siamo impreparati a un attacco russo o di altri Paesi”

Nel suo discorso Crosetto ha sottolineato un punto centrale del modello italiano alla difesa: quello relativo alla preparazione dei soldati impiegati nelle missioni di peacekeeping all’estero, aggiungendo che d’ora in avanti l’approccio dovrà essere diverso. Più focalizzato sulla prevenzione delle minacce emergenti. 

“Fino ad una decina di anni fa le nostre scuole preparavano militari che poi venivano impiegati nelle missioni di pace internazionale. Il percorso che iniziate voi oggi è molto diverso” – ha osservato il ministro – “perché gli equilibri del mondo stanno cambiando, insieme alle tecnologie, e voi dovrete essere in grado di intercettarli e di prevenire possibili rischi, come quello di un cyberattacco, per fare un esempio”. 

Il titolare della Difesa ha parlato dei rischi della disinformazione nelle guerre ibride del futuro, osservando che “i messaggi diramati da Russia e Cina che circolano nei Paesi africani” raccontano tutti la stessa versione alle opinioni pubbliche, ovvero: “I vostri nemici sono gli occidentali che vi hanno sempre sfruttato, noi invece siamo vostri amici”. 

Per essere preparata a fronteggiare queste sfide, l’Italia dovrà avere un assetto più “combat”, ha proseguito, riconoscendo di non sapere quale sarà il futuro della sicurezza europea. 

Ucraina, oggi il vertice dei volenterosi a Londra

Di sicurezza in Europa si parlerà anche al vertice dei volenterosi in programma oggi a Londra. Alla riunione, co-ospitata dal primo ministro inglese Keir Starmer e dal presidente francese Emmanuel Macron, partecipa anche il leader ucraino Volodymyr Zelensky insieme ad altri 22 capi di Stato e governo europei e al segretario della Nato, Mark Rutte. 

Sul tavolo del summit c’è il tema del rafforzamento delle forniture militari a Kiev, in vista del rigido inverno ucraino ormai alle porte e delle pressioni del Cremlino sulla linea del fronte. 

Il premier britannico ha annunciato che Londra è pronta a consegnare oltre 100 missili di difesa aerea all’Ucraina. Le forniture rientrano nell’accordo da 1,6 miliardi di sterline siglato a marzo tra Regno Unito e Ucraina. 

Mentre l’Ue non ha ancora deciso sull’utilizzo degli asset russi congelati. A ritardare la decisione, la frenata del Belgio, preoccupato dalle ritorsioni di Mosca. Parlando degli asset russi, il premier belga Bart De Wever in conferenza stampa ha raccontato la minaccia del Cremlino: “Mosca ci ha detto che se tocchiamo i soldi ne sentiremo gli effetti per l’eternità”. 

“Io preferirei un’altra soluzione ma credo che la Commissione tornerà con una proposta, cercherà di farla vivere, anche perché la soluzione per il finanziamento dell’Ucraina è urgente”, ha aggiunto.

Bruxelles ha rimandato a dicembre la decisione con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che ha specificato: sull’uso degli asset russi “non c’è stato un veto” del Belgio ma “osservazioni tecniche”, sottolineando che a fine anno il Consiglio europeo prenderà una “decisione definitiva”. 

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