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Dal barcone al carcerei 144 migranti respintie soccorsi dai libici

Erano già in precarie condizioni fisiche Critica l'Oim: "Non è un porto sicuro"

I 144 migranti, “comprese donne incinte e bambini”, che erano stati salvati domenica pomeriggio nel Mediterraneo dal cargo ‘Lady Sham’, “sono stati trasferiti in un Centro di detenzione chiuso” in Libia. Lo scrive su Twitter il portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni in Italia, Flavio Di Giacomo, ricordando che molti di loro “erano in cattive condizioni fisiche” e ribadendo che “la Libia non è un porto sicuro dove dovrebbero essere portate persone salvate in acque internazionali”.

Il barcone di migranti che era in avaria era stato soccorso dalla Libia a 50 miglia dalle coste. Imbarcati su un cargo della Sierra Leone, i profughi sarebbero stati portati a Misurata. Forte il pressing di Palazzo Chigi domenica scorsa per favorire l’intervento. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha insistito: “Con i porti chiusi si salvano le vite”.

Laura Bonaiuti

Laura Bonaiuti è nata a Fiesole (Fi) nel 1992. La sua passione è il giornalismo in qualsiasi sua forma. Vuole raccontare storie su carta, online, in televisione, su youtube e potenzialmente dappertutto. Ha scritto, tra gli altri, per La Repubblica (cartaceo e online) e ha collaborato con il programma televisivo Matrix su Canale 5 a Roma, dove si è trasferita da agosto 2017. Fa parte della redazione del mensile cartaceo “The New’s Room”. Adesso è giornalista praticante presso LUMSA Master School dove studia nel biennio 2018-2020. Nel maggio 2015 ha pubblicato il romanzo “Se nessuno sa dove sei” con Edizioni Piemme e "Non c'è posto per me" nel gennaio 2020 con Giunti.