ROMA – Dopo il successo sul piccolo schermo, Maria Esposito, napoletana classe 2003, sbarca al cinema con “Io sono Rosa Ricci”, il prequel spin-off di Mare Fuori presentato alla Festa del Cinema di Roma e in arrivo nelle sale il 30 ottobre 2025. La serie dei record targata Rai a cui l’attrice deve la sua fama. E Maria Esposito lo sa bene: “Questo personaggio mi ha cambiato la vita – ha spiegato – le sarò sempre riconoscente”.
Chi era Rosa prima di diventare la Tarante’ di Mare Fuori
Chi era Rosa Ricci prima di entrare nell’Istituto Minorile partenopeo? Lo spin-off parte da qui. Napoli, 2020. Rosa è una quindicenne cresciuta all’ombra della criminalità organizzata e del padre camorrista Don Salvatore (interpretato da Raiz). La vita della giovane, passata fino a quel momento nella tranquillità e nel lusso, viene scossa all’improvviso, segnando un punto di non ritorno. Il padre accetta un’invito a cena, a bordo di un fastoso yacht, da parte del narcotrafficante boliviano Agustìn Torres (Jorge Perugorría). E quello che doveva essere un incontro d’affari si rivela presto una trappola. Il narcotrafficante rapisce Rosa, che viene deportata su un’isola sperduta, dove vivrà in pericolo costante. A controllarla sono i giovani carcerieri Gabriel (Juan Daniel Straube) e Victor (Andrea Arcangeli). Mentre Don Salvatore fa di tutto per trovare i 20 milioni richiesti per il riscatto della figlia, Rosa cerca un modo per un fuggire. Al suo ritorno a Napoli non sarà più la stessa. Quel che è certo è che dimostrerà di saper portare con onore il nome dei Ricci.
Maria Esposito: “Sento una grande responsabilità verso la mia generazione, ma ho ancora tanto da imparare”
Il prequel – prodotto da Picomedia con Rai Cinema in collaborazione con Netflix – vede l’emiliana Lyda Patitucci dietro la macchina da presa. Un lungometraggio con cui “si voleva aggiungere qualche elemento nuovo a un mondo che è già conosciuto e molto amato”, come spiegato dalla regista. E in questo universo, fatto di celle, risse, ma anche amori e amicizia, il personaggio interpretato da Maria Esposito è diventato simbolo di crescita e coraggio. Proprio ciò che accomuna Rosa e Maria. “Provo sempre un senso di responsabilità molto grande, sento di essere un esempio per la mia generazione – ha affermato l’interprete – ma ho ancora tanto da imparare”.


