Prima della Scala di Milanol'Andrea Chenier inaugurala stagione a S.Ambrogio

A dirigere l'opera Riccardo Chailly Vietati gli applausi dopo le arie

Sarà l’Andrea Chenier di Umberto Giordano ad inaugurare a Milano il 7 dicembre, giornata di festa cittadina dedicata al patrono S.Ambrogio, la stagione della Scala. L’opera torna in scena a Milano dopo più di trent’anni. A dirigerla Riccardo Chailly, che ha già lanciato agli spettatori l’invito a non applaudire dopo le arie, come fa di consueto il pubblico, per non interrompere il flusso musicale “come prevede la partitura”. La regia sarà affidata a Mario Martone, che porterà sul palco la stessa ghigliottina usata nel film Noi credevamo e nello spettacolo teatrale La morte di Danton. La vicenda è infatti ambientata all’epoca della rivoluzione francese, rievocando la vita del poeta Andrea Chenier, ghigliottinato nel luglio del 1794.

Il cast sarà guidato dalla soprano russo-austriaca Anna Netrebko, che ha già interpretato, nello stesso teatro, Giovanna d’Arco e La Traviata, e vedrà la presenza di del tenore azero Yusif Eyvazov, marito nella Netrebko, al debutto alla Scala, e del baritono Luca Salsi. Come già accaduto l’anno scorso in occasione della messa in scena della Madama Butterfly, anche stavolta l’evento verrà trasmesso in diretta su Rai1 per quasi tre ore.

In città c’è molta attesa per l’evento. Da oggi, e fino al prossimo 10 dicembre, è in programma infatti la cosiddetta “Prima diffusa”. In trenta luoghi e spazi di Milano ci saranno più di cinquanta eventi tra proiezioni in diretta, concerti, reading e performance gratuite. In questo modo, l’inaugurazione della stagione 2018 del teatro esce dalla sua sede naturale, coinvolgendo, tra gli altri, la stazione ferroviaria del passante di Porta Vittoria, la casa dell’accoglienza “Enzo Jannacci”, l’istituto penale minorile Cesare Beccaria e l’aeroporto di Malpensa. L’avvio del palinsesto è previsto per la serata di domani, 1 dicembre. Due tram saranno “vestiti” su ispirazione dell’opera di Umberto Giordano, mentre bici elettriche a tre ruote, con cassa acustica, trasmetteranno la musica per le strade.

Dino Cardarelli

Trentatrè anni, marsicano, laureato in Comunicazione all’Università di Teramo, città in cui muove i primi passi nel giornalismo, collaborando con testate cartacee ed online locali. Pubblicista dal 2009, iscritto nell’Ordine abruzzese, vuole continuare ad inseguire il suo sogno: realizzarsi come cronista sportivo.