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Derby all’Inter. “Stramaccioni come Mourinho”

di Domenico Mussolino08 Ottobre 2012
08 Ottobre 2012

“È vostro, è vostro, è vostro” Le urla dell’allenatore dell’Inter Andrea Stramaccioni che dedica la vittoria alla curva si sentono nitide sul campo a fine partita. E per i toni epici della vittoria – uno striminzito 1-0 nel derby contro il Milan, arrivato con la squadra in dieci uomini per tutto il secondo tempo – si accosta già il suo nome a quello dell’indimenticato José Mourinho.   

Stramaccioni come Mourinho. Il presidente Massimo Moratti a fine partita si è detto molto soddisfatto del successo nerazzurro. Ma non nega i brividi nel momento in cui la squadra è rimasta in dieci. “L’espulsione di Nagatomo? Ho sperato che la tradizione di Barcellona continuasse”. Contro la squadra blaugrana, nella famosa semifinale di Champions League del 2010, l’Inter in dieci aveva perso 1-0 ma era riuscita a passare il turno, con Mourinho uscito grande vincitore della sfida.
“Quando ho pensato di affidare la squadra a Stramaccioni l’ho fatto perché aveva doti di intelligenza che lo facevano somigliare a Mourinho ma la cosa che hanno maggiormente in comune è che sono entrambi dei grandi lavoratori”, spiega Moratti.
Stramaccioni: “Un passaggio importante”. Ma Stramaccioni vola basso. “Le parole del Presidente mi riempiono di orgoglio – ha dichiarato ai microfoni di “Radio Anch’Io Sport” – Mi fa piacere il paragone con Mourinho ma ho l’intelligenza per dire che non sono nessuno rispetto a lui”.
Allegri: arbitro sfortunato. Tira tutt’altra aria in casa Milan. L’allenatore rossonero Massimiliano Allegri si dice soddisfatto della prestazione offerta dai suoi uomini. E si lamenta dell’arbitraggio, a suo dire sin troppo buono con i nerazzurri. “Non parlo mai degli arbitri – così il tecnico rossonero a fine gara – ma stasera voglio parlarne: l’arbitro ha condizionato la partita.” E sfoglia il suo cahier de doléances: “Primo: l’arbitro ha fatto un errore tecnico a fine primo tempo, fischiando con 12 secondi di anticipo. Secondo: il fallo di Emanuelson su Handanovic non c’era, e il gol di Montolivo era valido. E a fine primo tempo c’era il secondo giallo per Juan falloso su Emanuelson. Il rigore per noi c’era nella ripresa. E su Nagatomo ha fatto solo il suo: ha fatto rispettare il regolamento. E’ stato quantomeno sfortunato…”.
Sull’undicesimo posto in classifica, Allegri non si dice preoccupato. “Il campionato non è finito. Ci sono ancora tanti punti in ballo”.
Cassano e Pazzini opachi. E pensare che doveva essere la sfida dei due ex. Antonio Cassano, che quest’estate ha lasciato il Milan per vestire la casacca nerazzurra, è stato accolto da una bordata di fischi. Fischi che sono durati per tutta la partita, fino alla sostituzione con Rodrigo Palacio. Gianpaolo Pazzini, ex-nerazzurro, è entrato nella ripresa al posto di uno spento Bojan Krcic, ma non è riuscito a mettere a segno la zampata vincente.
Il derby lascia l’Inter a quattro punti dalla testa della classifica, e così la squadra si candida ufficialmente come anti-Juve.

Domenico Mussolino

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