epa06425935 South Korean Unification Minister and chief delegate Cho Myoung-gyon (L) shakes hands with North Korea's chief delegate Ri Son-gwon (R) prior to their meeting in the truce village of Panmunjom, North Korea, 09 January 2018. The meeting is meant to discuss Pyongyang's possible participation in the PyeongChang Winter Olympics in February and ways to improve their long-stalled ties. EPA/JUNG UI-CHEL / POOL

Disgelo tra le due CoreeAlle olimpiadi invernali anche i nordcoreani

Ricompare la linea rossa di separazione al confine del trentottesimo parallelo

La Corea del Nord alle Olimpiadi invernali di PyeongChang, e con una delegazione di «alto livello». È quanto annunciato dal vice ministro per la riunificazione sudcoreano Chun Hae-sung nel corso dei colloqui tra le due Coree in corso di svolgimento a Panmunjom, il villaggio sul 38° parallelo in cui, nel 1953, fu stabilito il cessate l’armistizio della guerra scoppiata tre anni prima.

I primi segni di disgelo si erano intravisti dopo un discorso di Kim Jong-Un. Il leader nordcoreano aveva aperto alla partecipazione degli atleti del suo paese alle Olimpiadi invernali, che si terranno in Corea del Sud dal 9 al 25 febbraio. Della delegazione faranno parte atleti qualificati (per ora gli unici sono i baby fenomeni del pattinaggio artistico Kim Ju-Sik e Ryom Tae Ok), un team dimostrativo di taekwondo e vari funzionari di partito.

I due paesi non si parlavano dal 2015. L’amministrazione sudcoreana ha chiesto inoltre di portare avanti il dialogo per dissipare la tensione tra i due stati, ma non ha ricevuto risposte dall’altra parte, così come sulla proposta di sfilare insieme nella cerimonia d’apertura. Per ora Seul si gode la vittoria: «Le due parti hanno accettato di fare dei Giochi Olimpici invernali di PyeongChang un punto chiave delle relazioni inter-coreane» ha dichiarato un felicissimo Chun.

Fabio Simonelli

Nato a Varese il 5/10/1993, ha frequentato il liceo classico ed è laureato in lettere moderne all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Parla correttamente quattro lingue, e nel 2016 ha completato la sua formazione con un’esperienza all’estero alla UBA (Universidad de Buenos Aires).