Veicoli in fiamme in centro a Dublino all'incrocio tra Bachelors Walk e O'Connell Bridge | Foto Ansa

Dublino nel caos34 arresti e un feritoPremier: "Una vergogna"

Accoltellati tre bambini e una donna Arrestato il presunto colpevole

DUBLINO – Nel centro di Dublino si respira ancora odore di plastica e gomma bruciata. Nella notte del 23 novembre gruppi estremisti xenofobi hanno messo a ferro e fuoco la zona tra Parnell Square East e O’Connell Street, dove nel pomeriggio un uomo ha accoltellato quattro persone, tra cui tre bambini, nei pressi di una scuola materna. A scatenare la violenza la presunta origine nordafricana dell’aggressore, forse algerino. È iniziata così la caccia al migrante. Cinquecento simpatizzanti dell’estrema destra nazionalista hanno incendiato autobus, tram e volanti della polizia, tirato calci e pugni agli ufficiali.  “Trentaquattro arresti, ma aumenteranno”, ha assicurato il commissario del Garda (la polizia irlandese) Drew Harris.

 

Condizioni critiche per uno dei bambini accoltellati

Una bambina di cinque anni resta in condizioni critiche. Grave anche una trentenne, probabilmente un’impiegata della scuola. Gli altri, un bimbo di cinque anni e una bambina di sei anni, hanno riportato ferite più lievi.

 

Il premier: “Una vergogna per l’Irlanda”

Una dimostrazione “di odio, non di patriottismo”. Sono le parole del premier irlandese di centrodestra Leo Varadkar. Ferma condanna a quella che lui stesso ha definito “una vergogna per l’Irlanda”. In strada alcuni manifestanti avevano esposto striscioni con lo slogan “Irish lives matter” (“Le vite degli irlandesi contano”), per protestare contro gli stranieri e le politiche migratorie irlandesi. L’Irlanda è storicamente un paese che ha fatto delle migrazioni il suo punto di forza. 

Niccolò Maurelli

Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali, grande appassionato di calcio e Formula 1. Cultura e sport sono gli ambiti che preferisco: quando sarò giornalista professionista, mi piacerebbe seguire i più grandi eventi sportivi internazionali.