ROMA – Terminata la pausa estiva, è tempo di elezioni regionali in Calabria, Campania, Marche, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. Il centrodestra non ha ancora definito il volto dei candidati presidenti di Campania, Veneto e Puglia. E proprio in quest’ultima regione il “campo largo” cerca una soluzione all’impasse dovuto alla presenza, nelle liste, degli ultimi due presidenti della regione, Nichi Vendola e Michele Emiliano. Dal Nazareno assicurano che la soluzione è vicina e il nome ancora favorito è quello dell’eurodeputato Antonio Decaro.
La maggioranza attende l’esito nelle Marche
Cauto il centrodestra, dove si attende l’esito delle elezioni nelle Marche – al voto il 28 e il 29 settembre – prima di decidere i candidati nelle regioni ancora incerte. Se Francesco Acquaroli (FdI) si riconfermasse presidente, il rebus sarebbe più facile da sciogliere. La questione più delicata sarà il Veneto, dove il successo del centrodestra è quasi assicurato. Il leader leghista Matteo Salvini vorrebbe ancora il suo partito alla guida della regione, dove è modello ormai da tanti anni. Ma per il vicepremier “l’obiettivo è sempre e comunque il centrodestra unito” in modo da garantire “continuità e buon governo”. La maggioranza propende quindi per l’attesa. Intanto, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e suoi vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini potrebbero già incontrarsi questa settimana.
Il campo largo verso la risoluzione
La partita del centrosinistra in Puglia potrebbe essere sulla via della risoluzione, nonostante lo stallo dovuto al veto del candidato governatore in pectore Antonio Decaro verso la presenza nelle liste dell’alleanza degli ex presidenti Michele Emiliano e Nichi Vendola. Il governatore ancora in carica non ha ancora rifiutato una candidatura per un seggio di consigliere, ma in un incontro con il capogruppo dei senatori Pd Francesco Boccia ha spiegato: “Se aiuta a risolvere la questione, decida il partito per me”.