Due aerei russi SU-27 durante l'International Maritime Defence Show (IMDS) a San Pietroburgo / Foto Ansa

Esercitazione di jet russia KaliningradAereo abbattuto a Bakhmut

La Russia recluta altri 400mila soldati L'obiettivo è arrivare a 1,5 milioni

KIEV – Cresce la paura di uno scontro diretto tra Stati Uniti e Russia dopo l’abbattimento di un drone statunitense sul Mar Nero, per mano di jet russi, avvenuto il 14 marzo. Mercoledì il portavoce delle forze aeree ucraine, il colonnello Yuriy Ignat, ha riferito che il drone Usa è già stato sostituito da un altro velivolo.

Il rischio di un’escalation

La paura di un allargamento del conflitto si fa sempre più concreta. Tuttavia, l’ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov ha affermato che “la Russia non vuole lo scontro con gli Stati Uniti” ma ha comunque sottolineato che “gli aerei americani non dovrebbero trovarsi vicino al confine russo”. La speranza legata al fatto che l’incidente nel Mar Nero non causerà un conflitto diretto tra Stati Uniti e Russia arriva anche dopo le valutazioni degli analisti dell’Isw, l’Istituto per lo studio della guerra. “Le forze russe – ha affermato l’istituto – hanno usato per decenni tattiche intimidatorie contro aerei e navi americani, il che non ha portato a conflitti”. 

Intercettato caccia di Mosca sull’Estonia

Sempre nella mattina di mercoledì, aerei da caccia della Royal Air Force britannica e dell’aeronautica tedesca hanno intercettato un velivolo militare russo sull’Estonia, tra Kaliningrad e San Pietroburgo. La Bbc, che aveva divulgato la notizia, ha però poi precisato che il quadrimotore russo viaggiava fuori dallo spazio aereo dell’Estonia, seppure nelle vicinanze dei confini. Nel cielo sopra Kaliningrad oltre dieci jet militari russi della flotta del Mar Baltioc, tra Su-27 e Su-30M, hanno condotto un’esercitazione per simulare l’intercettazione e la distruzione di obiettivi nemici convenzionali.

Nuovo reclutamento di militari russi

Intanto la Russia non ha intenzione di cessare il reclutamento di uomini da destinare al conflitto. Secondo i piani del ministero della Difesa della Federazione Russa, a partire dal primo aprile inizierà un nuovo reclutamento di militari a contratto. Secondo i media regionali russi il reclutamento di militari a contratto che si aggiungerà all’esercito raggiungerà un totale di 400.000 uomini. L’obiettivo è arrivare a 1,5 milioni di soldati.

Continua l’assedio a Bakhmut

Sul campo invece, nel 385esimo giorno di guerra, i russi continuano l’avanzata nella città di Bakhmut. Secondo Yevgeny Prigozhin – il capo della milizia privata Wagner – i russi hanno conquistato la località di Zaliznyanskoye. Sempre nei pressi di Bakhmut le forze ucraine hanno invece abbattuto un aereo militare russo. Kiev inoltre sostiene che la Russia abbia dislocato 13 navi militari nel Mar Nero. Tra queste quattro sono unità lanciamissili con un totale di 28 missili da crociera Kalibr a bordo. A Novozybkovo, invece, nel territorio russo al confine con quello ucraino, sono stati trovati ordigni esplosivi presso una stazione di servizio. Ad annunciarlo la compagnia Transneft, operatore dell’infrastruttura, che sostiene che lo scopo era quello di uccidere persone. 

Alessandro Raeli

Nato nel '98 nella terra del sole, del mare e del vento. Mi sono laureato in Interpretariato e Comunicazione all'Università Iulm di Milano, dove ho successivamente conseguito la laurea magistrale in Traduzione Specialistica. Appassionato di Formula 1 e dello sport in generale, sogno di diventare giornalista sportivo.