PARIGI – Il governo Lecornu bis si salva. Le due mozioni di sfiducia presentate da La France Insoumise e dal Rassemblement National sono state respinte.
Respinta la mozione di sfiducia del partito di Mélenchon

Delle due mozioni di sfiducia presentare oggi (16 ottobre) in Assemblée Nationale contro il governo di Sébastien Lecornu, la prima – quella del partito di Jean-Luc Mélenchon – è stata l’unica che aveva possibilità di essere approvata. Non solo gli alleati di sinistra Verdi e comunisti ma anche il partito di estrema destra Rassemblement National e quello di Eric Ciotti l’avrebbero votata. Ma niente da fare. Un voto oltre le attese quindi.
Secondo i conteggi infatti, dopo la decisione del Partito socialista di non votare, la mozione avrebbe dovuto essere respinta con 24 voti di vantaggio e raccogliere al massimo 264 voti. Ci sono invece stati sette voti in più, probabilmente dovuti a cinque deputati socialisti dei territori d’Oltremare francesi che avevano annunciato di votare contro il governo Lecornu.
Ampiamente bocciata la mozione presentata da Le Pen

Molta meno tensione per il secondo voto, dato che nessuno della sinistra lo avrebbe votato. Non solo. Alla fine appena cinque deputati si sono uniti ai 139 del Rassemblement National per votare la mozione di sfiducia. Battuta ampiamente con 144 voti a favore sui 289 necessari per l’approvazione della richiesta della figlia di Jean-Marie Le Pen.