Turkish President Recep Tayyip Erdogan (L) and Russian President Vladimir Putin (R) hold a bilateral meeting on the sidelines of the 22nd Shanghai Cooperation Organisation Heads of State Council (SCO-HSC) Summit, in Samarkand, Uzbekistan, 16 September 2022. ANSA/ALEXANDR DEMYANCHUK/SPUTNIK/KREMLIN POOL MANDATORY CREDIT

Oggi il G7 sull'UcrainaMinsk in difesa di MoscaBombe su Kiev: 19 morti

Erdogan incontra Putin per mediare Nato: "Garantiamo sostegno a Ucraina"

Il governo di Mosca sarebbe pronto a considerare un’eventuale proposta di incontro tra Putin e Biden al prossimo G20 di novembre, in Indonesia.

Dopo gli attacchi missilistici russi di lunedì notte che hanno colpito anche Kiev e i nuovi attacchi di questa notte contro Zaporizhzhia e Leopoli, un interessante spiraglio emerge in un’intervista a un’emittente russa del ministro degli Esteri Sergej Lavrov.

La Germania ha convocato per oggi un vertice d’urgenza dei leader del G7 con il presidente ucraino in collegamento video. La presidenza di turno tedesca vorrebbe discutere gli sviluppi dell’invasione e l’ipotesi di un rafforzamento della difesa aerea, possibilità emersa ieri in una telefonata tra il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky e l’omologo francese Emmanuel Macron.

Sembrano già esserci delle anticipazioni sulle prossime risposte all’escalation del Cremlino. Per il presidente Macron, la rappresaglia di ieri ha rappresentato “un profondo cambiamento nella natura della guerra”. Il presidente del parlamento di Kiev, Ruslan Stefanchuk, ha invitato le nazioni del G7 a stigmatizzare la Russia come Stato terrorista. In un tweet, l’Alto rappresentante per la Politica estera Ue Josep Borrell ha annunciato un ulteriore supporto militare dall’Unione mentre il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha garantito sostegno dall’Alleanza atlantica che aiuterà il “coraggioso popolo ucraino nella lotta contro l’aggressione”.

In vista del vertice, questa mattina, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto una conversazione telefonica con il presidente Zelensky nella quale, come riferito da Palazzo Chigi, il premier italiano “ha condannato l’inaccettabilità di questi attacchi brutali, che aggravano ulteriormente le responsabilità russe, e ha confermato la vicinanza dell’Italia alle autorità e alla popolazione ucraine”. Zelensky ha ringraziato pubblicamente l’Italia dal suo account di Twitter: “Ho avuto una conversazione telefonica con il premier italiano Mario Draghi. L’ho informato sulle conseguenze del terrore missilistico russo, ringraziandolo per il suo sostegno costante e forte. Abbiamo coordinato le posizioni alla vigilia di importanti eventi internazionali, incluso il summit del G7”.

L’agenzia russa Tass, invece, ha riportato una dichiarazione del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov che sembrerebbe smorzare i toni in merito a una possibile escalation nucleare: l’uso di armi nucleari è ipotizzabile solo in caso di rischio di annientamento della Russia.

A preoccupare ieri è stata anche la discesa in campo del leader bielorusso Lukashenko che ha annunciato la volontà di schierare le sue truppe al fianco di quelle russe accusando l’Ucraina di preparare un attacco sul suo territorio. Ma oggi il governo bielorusso ha corretto la linea: una forza congiunta con la Russia è pensabile solo se “puramente difensiva”.

Domani il presidente turco Recep Tayyp Erdogan incontrerà il presidente russo Vladimir Putin ad Astana, capitale del Kazakistan per provare a mediare sull’escalation. Ieri il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aveva specificato che un incontro tra Putin ed Erdogan era possibile a margine del vertice della Conferenza sull’interazione e sulle misure di rafforzamento della fiducia in Asia (Cica) previsto ad Astana per il 12-13 ottobre.

Intanto è salito ad almeno 19 morti e 105 feriti il bilancio degli attacchi di ieri e, questa mattina, i cittadini di Kiev sono tornati nei rifugi e nei bunker allertati, come riferito dalla Bbc, da avvisi sui telefoni cellulari.

Francesca Massimano

Laureata in lingue e letterature straniere, amo la letteratura spagnola e i libri di Miguel de Unamuno. Ho conseguito due master, il primo in “Programmazione Comunitaria” e il secondo in “Media Entertainment”. Ho fatto diverse esperienze di stage e di lavoro, dal Parlamento Europeo a Radio1 Rai, passando per la puntata 0 di un programma tv creato grazie ad un bando di Regione Lazio. Mi sono trasferita a Roma da qualche anno e sogno di rimanerci per tutta la vita.