“Sarei potuto anche morire, e ci è mancato davvero poco. Ho sempre saputo che qualcosa del genere potesse accadermi, ma che potesse succedere in Germania non lo avevo mai immaginato”. Così si è espresso il calciatore turco-tedesco, Deniz Naki, in un’intervista al quotidiano Die Welt, dopo l’aggressione di questa notte. Naki ha subito un agguato intorno alle 23 da uno sconosciuto – a bordo di una station wagon nera – che ha sparato contro la sua auto sull’A4, nei pressi di Dueren. Sulle diverse ipotesi in campo, il calciatore ha prontamente affermato: “Ritengo che possa essere stato un agente dei servizi turchi del Mit, o qualcun altro a cui non piace il mio atteggiamento politico”. Naki, infatti, è considerato nemico dello Stato turco per le sue critiche al governo di Erdogan: ha subito una condanna a dieci mesi di carcere lo scorso aprile, con l’accusa di propaganda terroristica per il Pkk.
Germania, spari contro auto
di un calciatore turco
oppositore di Erdogan
Deniz Naki era stato condannato
per l’accusa di propaganda terroristica
08 Gennaio 201875