Continuano le proteste dei gilet gialli in FranciaBloccati depositi carburante

Fra gli obiettivi un incontro con Macron 20.000 i manifestanti in tutto il Paese

Continua il movimento di protesta dei “gilet gialli”, che da quattro giorni manifestano incessantemente contro l’aumento del costo del diesel voluto dal Presidente Macron.Il ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner, ha denunciato oggi la “deriva totale” del movimento dei gilet gialli, che da sabato blocca strade e raffinerie per protesta contro le tasse sul carburante. Invitato dalla tv France 2, Castaner ha puntato il dito contro una “radicalizzazione” del movimento e un “altissimo numero di feriti”. Le tensioni hanno infatti generato diversi scontri in tutta la Francia, che hanno provocato in totale una vittima, 500 feriti, di cui 14 gravi, e 282 arresti. Mentre Macron ha dichiarato di voler rispondere a tempo debito alla protesta generale, gli esponenti del movimento dei “gilet gialli” esortano a muoversi in massa verso Parigi.

Nella Loira, a Roanne, un organizzatore che presiede il blocco locale ha detto alla tv BFM: “Serve un gesto del governo, un incontro con noi. Lo chiediamo ufficialmente. Chiediamo al Presidente Macron di considerarci, perché siamo tanti, di tutti gli strati della popolazione. Vogliamo essere ricevuti all’Eliseo, bisogna discutere, non blocchiamo stupidamente tutto il paese senza motivo. Il dialogo deve cominciare”. Da oltre tre giorni sono 20.000 le persone che in tutta la Francia stanno portando avanti la protesta, bloccando diversi depositi di carburante presenti nelle zone strategiche del Paese e occupando i caselli autostradali. Per questo motivo i disagi registrati sulle autostrade risultano essere molteplici e diffusi e rischiano di dare luogo ad una vera e propria paralisi logistico-economica. Intanto la percentuale dei consensi del presidente francese sta calando vertiginosamente: – 25% , un minimo assoluto dalla sua elezione.