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HomePolitica “Gite ad Auschwitz”, è bufera sulle parole della ministra Roccella. Segre: “Verità fa male”

"Gite ad Auschwitz"
Bufera su parole di Roccella
Segre: "Stento a crederci"

Bonelli: "Dovremmo fare gite a Gaza"

Pacifici: "Ministra lucida sul tema"

di Alessio Sebastiano Corsaro13 Ottobre 2025
13 Ottobre 2025
Roccella

A sinistra, la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella; a destra, la senatrice a vita Liliana Segre | Foto Ansa

ROMA – “Le gite scolastiche ad Auschwitz sono state valorizzate per ripetere che l’antisemitismo era una questione fascista e basta”. Le parole della ministra per la Famiglia Eugenia Roccella, pronunciate durante un convegno organizzato a Roma dalle Comunità ebraiche italiane, innescano un nuovo e spinoso caso nell’arena politica del Paese. Al centro della vicenda ancora il tema dell’antisemitismo, sul tavolo del dibattito italiano da due anni e recentemente rinvigorito dalle polemiche sorte a seguito degli scioperi e delle manifestazioni per la Palestina. 

L’attacco alla sinistra e l’audizione sull’antisemitismo

A margine della conferenza, durante la quale Roccella ha definito le università come “fra i peggiori luoghi di non-riflessione”, la ministra è tornata sull’accaduto, sostenendo che “la sinistra, non sapendo più che pesci prendere, cerca disperatamente di strumentalizzare le parole altrui”. Poi, l’ulteriore puntualizzazione e la disponibilità “ad andare in audizione sull’antisemitismo di ieri e su quello di oggi in Commissione Segre, dove ogni dubbio potrà essere chiarito di fronte alla senatrice, a cui telefonerò direttamente”. 

La replica di Segre a Roccella: “Fascisti complici dell’industria della morte”

In attesa del confronto telefonico, la reazione della senatrice a vita non si è fatta attendere. “Stento a credere che una ministra della Repubblica, dopo aver definito “gite” i viaggi d’istruzione ad Auschwitz, possa aver detto che sono stati incoraggiati per incentivare l’antifascismo”. E dunque la domanda: “Quale sarebbe la colpa? Durante la seconda guerra mondiale, i nazisti, con la collaborazione dei fascisti locali, compresi quelli italiani, realizzarono un’industria della morte per cancellare ebrei, rom, sinti e altre minoranze”. La chiosa finale non lascia spazio ad ulteriori interpretazioni: “La memoria della verità storica fa male solo a chi conserva scheletri negli armadi”. 

La reazione dell’opposizione

A fare eco alle parole di Liliana Segre sono arrivate poi le proteste da parte dell’opposizione. Se la segretaria del Pd Elly Schlein parla di “dichiarazioni inqualificabili, da cui ci auguriamo che Giorgia Meloni prenda le distanze, per il rispetto che si deve all’Olocausto”, il leader di Avs Angelo Bonelli rilancia: “Oggi le gite scolastiche dovremmo organizzarle a Gaza”. Netta anche la posizione di Matteo Renzi, che ha ribadito di “stare sempre con Segre, sia quando viene attaccata da Albanese, quando replica a Roccella”. Fuori dal coro, invece, Riccardo Pacifici, ex capo della Comunità ebraica di Roma, secondo cui la ministra “ha espresso un concetto lucido di fronte al ritorno di sentimenti antisemiti”. 

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