ROMA – Arriva da tutto il mondo la solidarietà per gli attivisti della Global Sumud Flotilla detenuti in Israele. Alcuni di loro hanno fatto ritorno nel paese di provenienza: negli aeroporti di Madrid, Lisbona, Tunisi e non solo, i manifestanti con bandiere, kefiah al collo e fiori si sono ritrovati per accoglierli mostrando striscioni che recitano “Grazie eroi coraggiosi” e “Bentornati”.
In Italia, il 4 ottobre un gruppo di Pro Pal si è riunito a Fiumicino per accogliere gli ultimi 15 attivisti italiani rimasti in Israele: ‘Eravamo trattati come le vecchie scimmie dei peggiori circhi degli anni Venti’, ha spiegato alla stampa il giornalista di Fanpage Saverio Tommasi.
Altri attivisti della Sumud sono ancora detenuti dallo Stato ebraico, situazione che ha generato lo sdegno di molti, che hanno scelto di scendere in piazza in loro sostegno; dal corteo a Karachi, in Pakistan, a quello a San Paolo, in Brasile.
Foto Ansa.