Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, durante il suo intervento alla presentazione del Rapporto ASviS "L'Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile" presso l'aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari a Roma, 4 ottobre 2018. ANSA/CLAUDIO PERI

Governo diviso sullo spread I vicepremier non mollanoTria teme rischio crisi

Il differenziale intorno a quota 300 l'esecutivo preoccupato dai mercati

La bocciatura della manovra da parte della Commissione europea sta provocando numerose fibrillazioni nel Governo e nella maggioranza M5S-Lega. Con lo spread btp/bund costantemente sopra quota trecento punti nelle ultime settimane e con il nervosismo crescente sui mercati, la tenuta della linea dura, portata avanti dai due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, nei confronti delle istituzioni europee, appare meno solida.

Il ministro dell’economia, Giovanni Tria, da sempre più cauto e moderato sul fronte della tenuta dei conti pubblici e sul rispetto dei vincoli di bilancio, dopo aver dichiarato a Porta a Porta che “non possiamo permetterci questo spread a lungo”, è tornato sulla polemica con il portavoce di Palazzo Chigi, Rocco Casalino, dicendo in un’intervista a Famiglia cristiana di “non voler commentare volgarità e minacce contro funzionari dello Stato, specie se questi ricoprono una funzione di garanzia ed indipendenza universalmente riconosciuta e prevista dall’ordinamento”.

Tria è stato immediatamente attaccato dal  M5S, schierato in difesa di Casalino: “L’audio rubato al portavoce del presidente del Consiglio è un’altra pagina vergognosa del giornalismo. Quelle parole erano dette in privato e tali dovevano rimanere. Non si trattava affatto di minacce, ma il portavoce riportava quella che è la linea del M5S, perché tutto il Movimento è convinto che alcuni tecnici del Mef non svolgano il proprio ruolo con indipendenza e professionalità. Ci sorprende quindi che il ministro Tria invece di fare valutazioni di merito e pulizia nel suo ministero li difenda a prescindere”.

A fare da sponda alla linea politica del ministro, è arrivato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando a margine della visita ufficiale a Mosca: “Se lo spread si alzasse ancora, e comunque  anche se si mantenesse elevato, sarebbe chiaramente un problema. Un problema di sistema, perché paghiamo tanto di interesse”, lasciando così intendere che ci possono essere margini per un cambiamento di alcuni punti della manovra, come da richiesta dell’Europa.

Marco Valentini

Marco Valentini nasce a Rieti il 14 marzo 1988, si diploma al Liceo Classico M.T. Varrone e successivamente consegue la laurea in Scienze dell'amministrazione pubblica e giudiziaria presso l'università di Teramo. Appassionato di politica, sport, cinema e serie tv.