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Grecia, Tsipras: il rimborso al Fmi rinviato a fine mese

di Alessandro Testa05 Giugno 2015
05 Giugno 2015
>>>ANSA/ GRECIA: TSIPRAS, PRESENTATA PROPOSTA DI ACCORDO CON CREDITORI

Il primo ministro greco Alexis Tsipras

Un mese per non fallire. Il Governo greco ha deciso di avvalersi di una possibilità concessa dai contratti di prestito con il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), e rimborserà il 30 giugno in un’unica soluzione le quattro rate in scadenza da oggi fino alla fine del mese. Lo ha annunciato una nota del Fmi, che ha citato un precedente analogo risalente agli anni ’70.

Merkel in campo. Nel frattempo è iniziata un’offensiva diplomatica da parte dell’attivissima cancelliera tedesca Angela Merkel per scongiurare l’uscita della Grecia dall’euro: martedì scorso ha invitato a Berlino il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, la direttrice del Fmi Christine Lagarde, il presidente francese Francois Hollande e il presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker. I ripetuti incontri ad alto livello fra Berlino e Bruxelles hanno prodotto una prima bozza di accordo che la Grecia ha rifiutato, anche se agli esperti la distanza non sembra incolmabile: «Le proposte presentate (dai creditori, ndr) aumenterebbero la povertà e la disoccupazione», si legge in una nota del ministero delle Finanze ellenico, che chiede «un’immediata convergenza verso proposte più realistiche».

La supervisione di Tsipras. Al di là dei tatticismi del carismatico ministro greco Yanis Varoufakis, però, la vera partita la sta giocando in prima persona il suo primo ministro Alexis Tsipras, che sulla questione del debito sa di giocarsi tutto: sia in politica estera che sul fronte interno. Dopo aver cenato alcuni giorni fa con Hollande e la Merkel, infatti, ha deciso di affrontare con decisione Varoufakis e la parte più scettica del suo partito “Syriza”. Solo due giorni fa il vicepresidente del Parlamento ellenico, Alexis Mitropoulos, aveva ipotizzato «elezioni anticipate inevitabili, dopo che a Bruxelles hanno prevalso opinioni estreme».

L’avanzo primario. Il nodo del contendere sembrano essere le riforme interne sulle pensioni e il mercato del lavoro e il conseguente avanzo primario (l’attivo del bilancio dello Stato al netto degli interessi sul debito) che la Grecia ne potrebbe ricavare. Tsipras ha deciso di rimandare la realizzazione di una parte delle sue promesse elettorali e ha proposto un surplus primario per il 2015 compreso fra lo 0,85% e l’1%, con un suo progressivo incremento fino al 3,5% nel 2018. I creditori internazionali auspicano uno sforzo leggermente maggiore – suggerendo anche un pericoloso rialzo dell’Iva, che rischierebbe di deprimere ulteriormente gli scarsi consumi – ma soprattutto, dati i precedenti poco edificanti, chiedono di poter supervisionare i conteggi che saranno forniti dal governo di Atene.

Alessandro Testa

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