Google e Amazonmultati per l'uso dei cookiedall'autority francese

Facebook nel mirino dell'Antitrust USA è accusato di concorrenza sleale

L’Authority del web francese ha avviato una causa legale contro Google.fr e Amazon.fr. I due siti web legati agli omonimi colossi americani sono accusati di non averi rispettato la legislazione sui cosiddetti cookies – i file rilasciati dai siti agli utenti per registrare dati e impostazioni personali e profilarne gli interessi.

I due colossi digitali sono stati così condannati a pagare una multa rispettivamente di 100 milioni e 35 milioni di euro, perché accusati di lasciare “traccianti pubblicitari sui computer degli utenti senza avere avuto in precedenza il loro accordo”.

Un portavoce di Google, subito dopo la notizia, ha commentato all’Ansa: “Le persone che utilizzano Google si aspettano che la loro privacy sia tutelata. Rimaniamo fedeli a ciò che abbiamo sempre fatto nel fornire informazioni trasparenti e controlli chiari”.

Intanto un altro colosso digitale, Facebook, è sotto indagine da parte dell’Antitrust americana. Il gigante dei social media, fondato da Mark Zuckerberg, è nel mirino dell’Authority (la Federal Trade Commission) perché accusato di violare la legge per anestetizzare i propri rivali e monopolizzare così il mercato di Internet. Al centro delle accuse c’è, in particolar modo, l’acquisizione di Instagram e Whatsapp, approvata dalla stessa Ftc dieci anni fa e che, secondo i ministri della Giustizia di 48 Stati Usa, avrebbe limitato la concorrenza tra le imprese. Con essa, infatti, si sarebbe creato un microcosmo digitale capeggiato da Zuckerberg, che non darebbe possibilità di scelta agli utenti.

Facebook però non ci sta e in una nota ha fatto sapere che “le leggi anti-trust esistono per proteggere i consumatori e non per punire le aziende di successo”. “Le persone – aggiunge l’azienda – scelgono di usare i nostri servizi perché offrono un valore aggiunto. Difenderemo con forza la capacità delle persone di continuare a fare questa scelta”.