HomeSport Il futuro della Juventus è in bilico tra carte segrete, intercettazioni e stipendi

Il futuro della Juventus
in bilico tra carte segrete
intercettazioni e stipendi

L'inchiesta Prisma rivela un contratto

da quasi 20 milioni per Ronaldo

di Rosario Federico30 Novembre 2022
30 Novembre 2022

Il consiglio di amministrazione della Juventus si avvia verso il processo dopo le ultime novità dall’inchiesta Prisma di Torino, da cui risulta un extradebito di almeno 34 milioni in sospeso derivanti dalla seconda manovra stipendi e oltre la metà di questa cifra, ben 19,9 milioni, riguarderebbe una famosa carta firmata con Ronaldo. Una transazione che finora non sarebbe avvenuta, anche se il portoghese sarebbe ora è intenzionato a chiederne il pagamento. Una carta che non sarebbe dovuta esistere secondo l’intercettazione del legale rappresentante del club, Cesare Gabasio. “Se salta fuori ci saltano alla gola, tutto sul bilancio”, ha detto Gabasio per poi aggiungere che “poi va a finire che ci tocca fare una transazione finta”.

John Elkann fiducioso sul futuro della squadra

Intanto in una nota John Elkann – amministratore delegato della Exor – ha dettato la linea su tre figure dirigenziali del mondo Juventus, ribadendo che “Il presidente Gianluca Ferrero avrà il compito di risolvere i temi legali e societari sul tavolo”. Sul nuovo direttore generale, Maurizio Scanavino, Elkann ha poi aggiunto che “Metterà a frutto l’esperienza in ambito media e digitale per sviluppare il brand Juventus”. Per quanto concerne il futuro del club bianconero, ha voluto soffermarsi sul ruolo cardine dell’attuale tecnico, Massimiliano Allegri, che “Resta il punto di riferimento dell’area sportiva. Contiamo su di lui per continuare a vincere”. Infine, ha voluto dedicare un saluto amarcord all’ex presidente Andrea Agnelli ringraziandolo, perché “Se in questi dodici anni abbiamo vinto tanto è soprattutto merito suo”.

Il club instabile in Borsa

Il passo indietro del cda comunicato lunedì sera a mercati chiusi ha inciso notevolmente sul titolo in borsa della società, e le azioni di casa Juventus sono ai minimi storici dal 2017. Nell’apertura di martedì, le azioni del club bianconero erano arrivate a perdere anche il 10%, risalendo con la fiducia dei mercati nei confronti delle scelte di Giovanni Ferrero come nuovo presidente e Maurizio Scanavino come nuovo direttore generale, anche se le quotazioni restano tuttora instabili.

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