ROMA – Il 25 settembre si è tenuta la IX edizione del Premio giornalistico Alessandra Bisceglia per la comunicazione sociale. Si classifica al primo posto della sezione allievi di master e scuole di giornalismo la praticante Greta Giglio, del Master in Giornalismo Lumsa, con la video-inchiesta “H come hate speech”. Per la sezione giornalisti professionisti, praticanti, collaboratori, freelance vince il premio Valentina Panetta con il reel-inchiesta “Jennifer Serpi, la passione per i social e la musica”, pubblicato per Il Messaggero.
Il premio, conferito annualmente dalla Fondazione Viva Ale, è pensato per ricordare lo spirito del lavoro di Alessandra Bisceglia, giornalista scomparsa diciassette anni fa a soli ventotto anni per una patologia rara che l’ha accompagnata fin dalla nascita. La sua storia ha inciso sul mondo del giornalismo sociale e la sua famiglia ha voluto dare seguito a questa sua eredità attraverso la Fondazione.
La cerimonia di premiazione di quest’anno si è svolta a conclusione del convegno intitolato “Raccontare la diversità nell’era Trump: cancellazione o resistenza?” presso l’Aula Magna dell’Università Lumsa. Hanno partecipato Roberto Natale (membro del Cda Rai), Mirella Taranto (Capo Ufficio Stampa Istituto Superiore di Sanità), le giornaliste Laura Pepe, Fiamma Satta e Giulia Riva, i docenti Raffaele Lombardi e Gaia Peruzzi. Un riconoscimento speciale è stato dedicato ad Antonio Morelli, recentemente scomparso e ricordato con affetto dal prefetto del Dicastero della Comunicazione in Vaticano Paolo Ruffini. La moglie Mary, accompagnata dalla famiglia, ha ritirato il riconoscimento con commozione e gratitudine