Ilaria Salis, l'italiana accusata di aver aggredito due neonazisti lo scorso 11 febbraio nella capitale ungherese. | Foto Ansa

Caso Salis, Ilaria chiederài domiciliari in UngheriaNuova strategia nel processo

La Russa: "Se verranno concessi potremo tentare di farla tornare in Italia"

ROMA – Ilaria Salis chiederà i domiciliari in Ungheria. A rendere noto il cambio di strategia è stato il padre Roberto Salis. La 39 enne lombarda detenuta da un anno a Budapest con l’accusa di aver aggredito due militanti di estrema destra “ha cambiato idea – sottolinea il padre – visto che da più parti è arrivata questa richiesta di fare istanza per i domiciliari in Ungheria. Adesso dobbiamo trovare una casa a Budapest e poi presenteremo la richiesta”. Finora la donna si era opposta, ha spiegato il padre della ragazza, perché in Ungheria i periodi degli arresti domiciliari valgono un quinto rispetto a un giorno di carcere.

“Il padre di Ilaria Salis mi ha scritto. Chiedere i domiciliari in Ungheria è esattamente quello che gli ho consigliato subito – ha commentato il presidente del Senato Ignazio La Russa -. Solo quando verranno concessi sarà possibile per l’Italia tentare di far scontare gli arresti domiciliari nel nostro Paese”.

Il cambio di strategia arriva nello stesso giorno, lunedì 12 febbraio, in cui l’ambasciatore ungherese a Roma, Adam Kovacs, in una lettera pubblicata sul profilo Facebook dell’ambasciata ha criticato il racconto del caso Salis sui media italiani contestando “una rappresentazione particolarmente distorta e sproporzionata” .

Silvia Longo

Classe 1996. Lucana. Dopo una laurea triennale e magistrale in Relazioni Internazionali qui per coltivare una passione che ho da sempre: scandagliare la realtà e tradurre in parole fatti ed emozioni.