HomeEsteri Intesa Stati Uniti-Israele, per Trump no insediamenti: “Compromettono la pace”

Intesa Stati Uniti-Israele
per Trump no insediamenti
"Compromettono la pace"

Lunedì l'atteso incontro con Netanyahu

stessa linea di Obama in Medio Oriente

di Alessio Foderi10 Febbraio 2017
10 Febbraio 2017

Per Donald Trump la costruzione di nuovi insediamenti a Israele non aiuterebbe il raggiungimento della pace. Il nuovo presidente degli Stati Uniti lo ha detto in un’intervista ad ‘Israel HaYom‘, testata che pubblicherà il colloquio domenica, in vista dell’incontro a Washington con Netanyahu che si terrà lunedì prossimo. Se si nota un cambiamento di rotta rispetto alle dichiarazioni fatte in campagna elettorale, non c’è invece nessuna marcia indietro sulle sanzioni in Russia e i provvedimenti all’Iran.

Va precisato che i rapporti tra il governo Netanyahu e la presidenza Obama si erano già raffreddati da tempo, specie quando lo scorso 27 dicembre 2016 il Consiglio di Sicurezza ONU ha approvato una risoluzione di condanna sugli insediamenti israeliani nei territori occupati. In quel caso gli Stati Uniti si sono astenuti, ma in passato avevano sempre opposto il loro veto. Questa scelta è stata duramente criticata non solo da Trump e dai Repubblicani, ma anche dalle associazioni ebraiche americane. L’elezione del tycoon è vista bene dallo Stato ebraico, proprio per la probabile vicinanza di Trump agli israeliani rispetto ai suoi predecessori alla Casa Bianca.

«Ci sto pensando – prosegue il neo-presidente, riguardo la possibilità di trasferimento dell’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme – Sto studiando la questione e vedremo cosa accadrà. Non è una decisione facile. È stata discussa già da anni. Nessuno ha voluto realizzarla, io ci penso in maniera molto seria». Le scelte di Trump in materia di politica estera israeliana si porrebbero così in continuità con quelle del suo predecessore Obama solo per quanto riguarda la volontà di stabilire la pace in Medio Oriente. Durante l’intervista già citata, Trump ha detto che «Israele non sarà condannato, ne ha già passate abbastanza».  Per quanto riguarda l’incontro di lunedì alla Casa Bianca ha detto che Netanyahu «è una buona persona e l’ho sempre avuto in simpatia».

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