Un nuovo attacco contro i simboli cristiani da parte dello Stato islamico: la notizia è di qualche giorno fa ma solo nelle ultime ore sono state diffuse sul web le immagini dello sfregio da parte degli jihadisti. L’azione dell’Isis è avvenuta al monastero di San Giorgio, situato nei pressi di Mosul, capitale dell’Iraq curdo. I miliziani hanno rimosso croci e simboli sacri, demolito un campanile e sostituito gli stessi simboli con le classiche bandiere nere dello Stato islamico.
“Rimozione dei simboli del politeismo”. Questo è il titolo del reportage fotografico pubblicato sul Media center del Califfato nella provincia di Niniveh: le foto mostrano anche statue rappresentanti Gesù, la Madonna o San Giorgio scaraventate per terra o distrutte a colpi di martello assieme a dipinti interni ed esterni all’edificio.
Sul tema delle persecuzioni ai cristiani e degli attacchi ai simboli di culto è tornato anche Papa Francesco nella sua ultima preghiera dell’Angelus, riferendosi in particolare ai pachistani vittime degli attentati rivendicati dai talebani Jamaat ul Ahrar. Dura l’accusa del pontefice: “Chiedo – ha affermato – la fine delle persecuzioni contro i cristiani, che il mondo cerca di nascondere”.
Roberto Rotunno