GAZA CITY – “I Paesi europei che si abbandonano all’ingenuità e si arrendono alle manipolazioni di Hamas finiranno per sperimentare il terrore in prima persona”. Queste le parole del ministro per la Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben Gvir, che ha commentato aspramente la scelta del Belgio di riconoscere lo Stato di Palestina alle Nazioni Unite. Il leader di Otzma Yehudit, infatti, vuole pieno sostegno dai Paesi europei e chiede di “unirsi contro il terrore”.
La decisione del Belgio dopo l’annuncio di Macron
L’ufficialità della decisione del Belgio è arrivata dal ministro degli Esteri Maxime Prevot che, oltre al riconoscimento dello Stato palestinese, ha annunciato “sanzioni severe per il governo israeliano”. Una scelta politica subordinata alla linea del presidente francese Emmanuel Macron, che a fine luglio ha manifestato la volontà di riconoscere i territori palestinesi come Stato indipendente, in occasione dell’assemblea Onu che si terrà dal 9 al 23 settembre a New York.
Intanto l’Idf arresta il sindaco di Hebron e continua con i raid sulla Striscia
A margine della politica internazionale, il massacro e l’occupazione proseguono indisturbati. Nella notte, infatti, dopo l’annuncio della chiamata alle armi di altri 60mila riservisti israeliani, il sindaco di Hebron, Tayseer Abu Sneina, è stato arrestato durante un raid dell’Idf nella sua abitazione. A riportarlo è Hareetz, quotidiano progressista israeliano, citando fonti palestinesi secondo cui Abu Sneina è stato prelevato per essere interrogato e successivamente arrestato per motivi al momento non chiariti. Suo figlio Meza, che ha parlato con i media, ha dichiarato che la famiglia non è a conoscenza dell’attuale ubicazione del padre. Inoltre, è stato riferito che da ieri nel distretto di Hebron vige il coprifuoco, con forze israeliane dispiegate davanti a tutti gli ingressi e le uscite dell’area. Mentre in Cisgiordania continuano gli arresti arbitrari e l’occupazione illegale, a Gaza non si fermano le vittime tra i civili: dalle prime ore di questa mattina, almeno 17 palestinesi sono stati uccisi in attacchi israeliani. Tra questi, sei cercavano di accedere agli aiuti, mentre gli altri sono rimasti uccisi e feriti nei bombardamenti sulle case di Gaza City e di Deir el-Balah. Ma non sono solo le bombe a uccidere. Infatti, secondo il ministero della Sanità di Hamas, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 13 decessi dovuti a fame e malnutrizione. La nota pubblicata su Telegram afferma che con questi ultimi casi, il bilancio complessivo delle vittime per malnutrizione sale a 361, di cui 130 bambini.
Il controverso appello di Donald Trump
Una situazione tragica che ormai risulta evidente alla comunità internazionale, da cui arriva il controverso appello del presidente statunitense Donald Trump: “Potranno anche vincere la guerra, ma non stanno conquistando il mondo delle pubbliche relazioni e questo li sta danneggiando. Ma devono finire l’opera contro Hamas”.