Soldato israeliano | Foto Ansa

Israele: "evacuare cittadinia nord di Gaza". Hamas bombarda aeroporto Tel Aviv

Onu: oltre 430mila sfollati palestinesi Almeno 150 razzi su Ashkelon

GAZA – Massima tensione in Israele dopo l’attacco missilistico sferrato da Hamas contro l’aeroporto di Tel Aviv Ben Gurion. L’organizzazione palestinese ha imposto posti di blocco e barriere per impedire agli abitanti di lasciare Gaza City. A lanciare l’allarme il portavoce militare di Israele Danie Hagari, dopo l’ordine di evacuazione dell’esercito israeliano di “tutti i civili” nel nord dell’enclave palestinese, verso l’area sud di Wadi Gaza. Continuano intanto i bombardamenti lungo il confine di Israele, che afferma di aver sganciato in sei giorni 6mila bombe, per un peso di 4mila tonnellate, colpendo oltre 3.600 obiettivi di Hamas. Il gruppo palestinese ha rivendicato invece il lancio di almeno 150 razzi su Ashkelon, nel sud di Israele, dopo l’annuncio da parte dell’esercito israeliano alla popolazione della Striscia di ritararsi dal nord dell’enclave palestinese. 

L’evacuazione di Gaza e gli aiuti umanitari dalla Turchia

“Sarà permesso di tornare a Gaza City solo quando verrà fatto un altro annuncio che lo consentirà”, ha fatto sapere l’esercito israeliano dopo l’ordine di evacuazione ai residenti. L’ordine di “ricollocamento” riguarda 1,1 milioni di persone e prevede una marcia di almeno 10 chilometri già intrapresa da intere famiglie. Il portavoce del segretario generale dell’Onu, Stéphane Dujarric, ha chiesto però l’annullamento dell’operazione, in quanto  un’evacuazione di tale portata è “impossibile senza causare conseguenze umanitarie devastanti”. I funzionari delle Nazioni Unite a Gaza “sono stati informati dai loro ufficiali di collegamento militari israeliani che l’intera popolazione a nord di Wadi Gaza sarebbe stata trasferita a sud entro 24 ore”, ha spiegato Dujarric.

L’annuncio dell’esercito israeliano  è invece “pura propaganda” per Hamas, che invita la popolazione a non spostarsi. Secondo una dichiarazione dell’ufficio delle Nazioni Unite, è salito da 84.444 mila a più di 423mila il numero delle persone costrette a fuggire dalle proprie case dalla Striscia di Gaza, bombardata dall’esercito israeliano. Aiuti umanitari sono arrivati anche dalla Turchia che ha degli aerei in Egitto e da lì gli aiuti saranno portati a Gaza. 

La situazione sul fronte  

Almeno 258 soldati israeliani sono stati uccisi nell’attacco di Hamas, afferma l’esercito dello Stato ebraico. Secondo quanto riporta il il Wall Street Journal, i militanti del gruppo palestinese erano muniti di mappe dettagliate di città e basi militari che volevo colpire quando sono entrati in Israele per attaccare. I documenti, ora all’esame delle autorità israeliane, indicano che fin dall’inizio nel mirino non c’erano solo le installazioni militari ma anche i civili. E mentre altri due razzi di Hamas sono caduti a Sderot, una cittadina israeliana a ridosso della Striscia, le forze israeliane hanno colpito la notte del 12 ottobre “750 obiettivi militari, tra cui tunnel sotterranei del terrore di Hamas”. Nel conflitto sarebbe stato usato anche il fosforo bianco. Secondo il Washington Post un video di mercoledì su uno degli attacchi di Israele a Gaza sembra mostrare l’uso della sostanza che può causare gravi danni se usata contro i civili. Tredici ostaggi, inclusi alcuni stranieri, sono stati uccisi negli attacchi israeliani a Gaza, secondo fonti di Hamas, mentre i soldati dello Stato ebraico hanno portato in salvo circa 250 ostaggi in vita. La loro sorte per Israele è una  è una “priorità assoluta”. 

Il “venerdì della rabbia”

L’allerta per la chiamata di Hamas al “venerdì della rabbia” è massima, ovunque nel mondo e in Cisgiordania. l’organizzazione palestinese ha richiamato le masse arabe a un giorno di rabbia questo venerdì 13 ottobre.  La Francia ha vietato ogni tipo di manifestazioni pro Palestina. Il Consiglio della Sicurezza nazionale e il ministro degli Esteri israeliani stanno facendo appello agli israeliani all’estero di evitare manifestazioni e proteste ovunque siano programmate.

 

Alessandra Bucchi

Sono laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con una laurea magistrale in Conflitti, Studi Strategici e Analisi di Politica Estera. Ho anche fatto un tirocinio presso un'agenzia di marketing digitale.