HomeEsteri La persuasione di Trump fa diminuire del 40% gli immigrati irregolari

Il pugno duro di Trump
fa diminuire del 40%
gli immigrati irregolari

Pubblicato il secondo Muslim ban

E le Hawaii fanno ricorso

di Nancy Calarco09 Marzo 2017
09 Marzo 2017

Il numero di immigrati irregolari arrestati lungo i confini americani è drasticamente diminuito nel corso dell’ultimo mese di amministrazione Trump. Secondo i dati dell’agenzia federale che vigila sugli ingressi, la Customs and Border Protection, ci sarebbe stato un calo del 39% rispetto all’inizio dell’anno. Il governo americano ha definito il dato “un successo frutto dell’attenzione di Trump”. Il responsabile per la Sicurezza nazionale, John Kelly, afferma: “L’applicazione delle leggi ha un impatto efficace come la stessa dissuasione”.

Questa volta l’effetto-annuncio del segretario di Stato, e quindi dell’amministrazione Trump, si basa su un dato effettivo. Queste statistiche sono basate sul numero dei clandestini catturati. Sfuggono alla rilevazione quelli che sono riusciti a eludere le pattuglie di frontiera, essendo appunto “immigrati clandestini”.

Negli ultimi giorni Trump ha firmato il nuovo bando contro l’arrivo degli immigrati, che esclude sei Paesi islamici. Gli stessi paesi del primo Muslim ban ma con delle differenze. Infatti il presidente ha evitato le discriminazioni religiose, ha escluso l’Iraq e i possessori di visti e green card. Ha evitato inoltre parte dei rifugiati per prevenire una seconda bocciatura da parte dei tribunali.

Ma dalle Hawaii arriva il primo ricorso. La prima offensiva legale contro il nuovo bando di Trump, proveniente proprio dal paese di origine di Barack Obama. Anche il bando bis, secondo uno dei procuratori, ha dichiarato alla Cnn che “sconta ancora gli stessi difetti costituzionali e regolamentari di quello precedente”.

Non c’è stato, invece, un aumento evidente di espulsioni e arresti rispetto all’amministrazione Obama. Cambia, invece, l’approccio comunicativo: Trump ha fatto di questo argomento una pubblicità enorme, creando un senso di allarme tra la popolazione e nelle comunità di stranieri già presenti negli Stati Uniti. La persuasione di Donald Trump ha colpito chi progettava per esempio di partire dal Messico o da uno dei sei paesi dei Muslim ban. L’effetto è evidente: la rinuncia da parte dei migranti a varcare i confini statunitensi poiché percepiscono un maggior rischio di essere catturati e rispediti indietro.

 

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