HomeEsteri La stretta di Sunak sull’immigrazione: L’Illegal Migration Bill è reale

La stretta di Rishi Sunak
chi arriva dalla Manica
sarà deportato in Ruanda

Negata ogni richiesta di asilo

Il premier: "legge dura ma giusta"

di Sofia Zuppa27 Marzo 2023
27 Marzo 2023

Il premier conservatore Rishi Sunak ha applicato una stretta legislativa sull’immigrazione che prende il nome di “Illegal Migration Bill”, con l’idea di contrastare gli sbarchi record di migranti attraverso il canale della Manica e combattere l’immigrazione clandestina lungo questa tratta. Il disegno di legge proposto prevede che chi arriva illegalmente nel Paese sia deportato in Ruanda o espulso verso uno Stato terzo ritenuto sicuro oppure verrà rimandato nel paese d’origine nel giro di pochi giorni. Il premier britannico ha affermato che le persone che arriveranno nel Regno unito senza documenti validi saranno espulse rapidamente, le loro richieste di asilo respinte e i migranti saranno rimpatriati.

La traversata della Manica da parte dei migranti è in costante aumento dal 2018. Si stima che nel 2022 più di 45 mila persone abbiano attraversato la Manica verso il Regno Unito, con un aumento del 60 per cento rispetto all’anno precedente. Dopo questi aumenti il governo si è adoperato in diversi modi per contrastare l’immigrazione clandestina. 

In cosa consiste la legge anti-sbarchi

Nel mese di dicembre 2022 il tribunale britannico ha approvato il piano che prevede la deportazione di richiedenti asilo e migranti illegali in Ruanda. Il Paese dell’Africa orientale ha accolto con favore la decisione della Corte britannica: “Accogliamo con favore questa decisione e siamo pronti a offrire ai richiedenti asilo e ai migranti l’opportunità di costruirsi una nuova vita in Ruanda”. Lo ha detto la portavoce del governo Yolande Makolo, definendola un passo “positivo” verso la soluzione della crisi migratoria globale. Sunak ha dichiarato che la nuova legge porrà fine al traffico di persone attraverso la Manica “una volta per tutte”. 

Le reazioni

La decisione ha sollevato forti polemiche verso il governo di Rishi Sunak, innanzitutto da ministri laburisti e poi hanno alzato la voce molti enti di beneficenza per i rifugiati, che hanno avvertito che la proposta è impraticabile. Anche la Croce rossa, insieme ad altre associazioni per i diritti umani, si è detta fortemente preoccupata e insieme intendono denunciare la decisione come illecita. 

Rishi Sunak risponde così alle domande sul nuovo disegno di legge durante un’intervista rilasciata al quotidiano italiano La Repibblica: “La legge anti-sbarchi? Io la definirei dura ma giusta. Non credo sia etico continuare a insistere con questo status quo in cui le persone muoiono in mare, come al largo delle coste italiane, sfruttate dalle gang criminali”.

Il patto con la Francia

Un passo in avanti il premier britannico Sunak lo ha fatto con il presidente francese Macron. Anche se tra i due paesi c’è sempre stata molta tensione per la gestione dell’immigrazione, adesso sembrano aver raggiunto un accordo. A inizio marzo 2023 i due leader si sono incontrati a Parigi e a seguito di ciò il governo britannico ha comunicato che verserà 542 milioni di euro in tre anni alla Francia come contributo per la cooperazione sul contrasto all’immigrazione clandestina. L’obiettivo è bloccare le partenze dei barconi di migranti che sempre più numerosi attraversano la Manica salpando dalle coste del Nord Europa in direzione dell’isola britannica. La Francia e il Regno Unito avevano già raggiunto un accordo di cooperazione per il controllo della frontiera marittima nel luglio del 2021, che prevedeva lo stanziamento di 62 milioni di euro da parte di Londra per sostenere Parigi nella militarizzazione e nel controllo della frontiera, ma i britannici non hanno versato i fondi e questo ha creato scontri diplomatici sul fronte della politica interna dei due paesi.

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