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HomeEconomia Lagarde (Bce): “Urgente estendere voto a maggioranza qualificata. Serve partire dal fisco”

Lagarde: "Serve estendere voto
a maggioranza qualificata
per rilanciare l'Europa"

Troppa vulnerabilità dell'Unione Europea

"Siamo in ritardo su Ia e tecnologia"

di Lorenzo Giovanardi21 Novembre 2025
21 Novembre 2025

Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea | Foto Ansa

FRANCOFORTE – “È urgente rimuovere le barriere interne e adottare il voto a maggioranza qualificata per rilanciare l’Europa”. È quanto affermato dalla presidente della Bce Christine Lagarde nel suo intervento al 35esimo congresso europeo. L’Unione europea – secondo Lagarde – operando in questo modo sbloccherebbe i propri dazi interni che frenano il mercato unico che non riesce a fare passi in avanti. A partire dal fisco, dove “riforme come l’armonizzazione dell’Iva sono bloccate a causa di veti nazionali che costringono le imprese a navigare in un labirinto di regimi fiscali frammentati”, ha ribadito la presidente. 

Le vulnerabilità dell’Ue

Sul tema della crescita trainata dall’export e, allo stesso tempo, al reinvestimento di larga parte degli elevati risparmi europei verso i mercati finanziari Usa, Lagarde ha avvisato: “Le vulnerabilità dell’Europa nascono dall’avere un modello di crescita orientato verso un mondo che sta gradualmente scomparendo”. Fragilità che “non hanno scatenato crisi drammatiche ma erodono la crescita gradualmente, con ogni shock che ci spinge verso una traiettoria di crescita più modesta”. 

Dazi statunitensi e invasione russa all’Ucraina

Mercato interno europeo condizionato dagli shock globali che negli ultimi tempi si sono intensificati. Secondo Lagarde, i dazi statunitensi come l’invasione russa dell’Ucraina e la crescente concorrenza della Cina non hanno agevolato la crescita del mercato europeo, “rimasto fermo soprattutto nei settori della tecnologia digitale e dell’intelligenza artificiale”.

Il monito di Lagarde

“Altri sei anni di inattività, e di crescita mancata, non sarebbero solo deludenti. Sarebbero irresponsabili”. I passi che l’Ue dovrebbe compiere – ha aggiunto Lagarde – “non sono fuori dalla nostra portata. Non richiedono nuovi trattati ma solo la volontà politica di usare gli strumenti di cui già siamo in possesso”.

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