ROMA – Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento programmatico di finanza pubblica, che sostituisce la Nadef e contiene l’aggiornamento del quadro macroeconomico, anticipando gli interventi della prossima legge di bilancio. Nel quadro di una finanza pubblica che torna sotto controllo, la manovra 2026 si concentrerà su lavoratori, famiglie e servizi essenziali a partire dalla sanità pubblica.
Le coperture finanziarie
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha evidenziato che la manovra si concentrerà su una “ricomposizione del prelievo fiscale, con l’obiettivo di ridurre il carico sui redditi del lavoro”. Tra le altre priorità della manovra anche il rifinanziamento del Fondo sanitario nazionale e l’introduzione di misure specifiche per stimolare gli investimenti delle imprese.
La finanziaria è stata quantificata per un ammontare di circa 16 miliardi di euro, che si traduce in una media annua di circa lo 0,7% del PIL per iol triennio successivo. Il finanziamento sarà assicurato da una combinazione di misure. Il Dpfp prevede che circa il 60% delle risorse proverrà da interventi sulla spesa pubblica, mentre il restante 40% deriverà da misure delle entrate. Questi ultimi tengono conto dell’andamento del monitoraggio e dei relativi cronoprogrammi di spesa.
Sfida al debito pubblico
Giorgetti ha ribadito che l’alto livello del rapporto debito/PIL “costituisce un ostacolo allo sviluppo futuro del Paese e all’equità intergenerazionale, e deve essere affrontato per liberare spazi di manovra non solo per far fronte a eventuali nuovi shock in futuro, ma anche per rendere possibile il finanziamento di nuove priorità di politica economica”.
Confermato il bonus alle mamme lavoratrici
Anche il bonus per le mamme lavoratrici sarà potenziato. Il fine è quello di confermare, così come scritto nel Documento programmatico, il supporto alla partecipazione e occupazione femminile, nonché alla crescita della natalità. È stata, infatti, disposta un’integrazione di reddito mensile di 40 euro nel 2025 per le donne con reddito da lavoro complessivo fino a 40mila euro annui. Il bonus sarà destinato a lavoratrici con due figli, titolari di contratto a tempo determinato o indeterminato, autonome o libere professioniste fino al compimento del decimo anno del figlio più piccolo. E poi lavoratrici con tre o più figli, titolari di contratto a tempo determinato, autonome o libere professioniste fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.