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Manovra da 16 miliardi, riconfermato il bonus prime case. Sì alla rottamazione

di Greta Giglio09 Ottobre 2025
09 Ottobre 2025

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in occasione dell'audizione sul Dpfp alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, Roma, 08 ottobre 2025 | Foto ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA – Al via i lavori sulla Legge di Bilancio 2026. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti presenta il Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), che delinea i punti fermi della manovra da 16 miliardi di euro, già approvati dal Consiglio dei ministri. Dalla premier Giorgia Meloni arriva la richiesta di mettere al centro potere d’acquisto e sanità. Il governo prevede la chiusura del provvedimento entro il 15 ottobre.

I punti previsti nella Legge di Bilancio

Il taglio dell’Irpef

Forza Italia ottiene la riduzione dell’aliquota Irpef del 10% sugli aumenti dei rinnovi contrattuali. In caso di mancato rinnovo si prevedono adeguamenti automatici all’indice di inflazione Ipca entro 24 mesi. Al 10% anche la tassazione sostitutiva fissa per le ore di straordinario, il lavoro festivo e notturno e le indennità.

Bonus prime case

Tra i primi temi affrontati da Giorgetti la rottamazione case: “Vogliamo riproporre e prorogare la detrazione al 50% in modo selettivo, sulla prima casa in particolare” ha dichiarato. L’intenzione è quella di prolungare per il 2026 il bonus ristrutturazioni, che prevede la detrazione del 50% sulle spese dei lavori edilizi, fino a un tetto di 96.000 euro per unità immobiliare.

Sì alla rottamazione delle cartelle, ma non per tutti

Su pressione della Lega passa anche la rottamazione delle cartelle esattoriali, che consente di saldare i debiti con il Fisco senza pagare sanzioni e interessi. Rispetto al passato è previsto un periodo di tempo più lungo per il pagamento, fino a nove anni scanditi in 108 rate. Ma vengono stabiliti limiti più stringenti sulla soglia dei debiti estinguibili: non le cartelle leggere di 5 mila euro (la maggioranza al momento), ma una soglia più alta ancora da stabilire.

Dalle banche un contributo “concertato” e senza intenti “punitivi”

Il ministro Giorgetti rende nota l’intenzione di chiedere alle banche un contributo “naturalmente in modo concertato – ha specificato – che riteniamo di considerare per il Paese poiché sarebbe un beneficio per tutti, anche evidentemente per le banche medesime. Quindi non ci sarà nessuna intenzione punitiva, ma solo la richiesta di contribuire in questo momento”.

Sterilizzazione selettiva per l’aumento dell’età pensionabile

Sull’età pensionabile, in manovra è previsto un adeguamento all’aspettativa di vita che passa attraverso quella che il ministro definisce “sterilizzazione selettiva”. Rispondendo alle domande dei parlamentari in audizione sul Dpfp, Giorgetti ha specificato: “Non ci sono quelli più fortunati e quelli meno, ma ci sono quelli più meritevoli e quelli meno. Credo che i lavoratori usuranti e precoci debbano avere un trattamento diverso”.

Domani incontro con i sindacati

Domani 10 ottobre il Consiglio dei ministri si riunisce a Palazzo Chigi per incontrare i sindacati sulla manovra. Il segretario generale della CGIL Maurizio Landini anticipa le proposte, puntando innanzitutto sul contributo sulle grandi ricchezze, con la loro ridistribuzione: “Un’aliquota pari all’1,3% su 500 mila contribuenti sopra i 2 milioni di euro: il gettito addizionale sarebbe di 26 miliardi”. Per Landini in questo modo si smetterebbe di scaricare i costi di crisi e scelte politiche sbagliate sulle spalle dei lavoratori. Altre richieste riguardano il drenaggio fiscale, gli aumenti dei rinnovi contrattuali e la piena perequazione delle pensioni.

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