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HomePolitica Meloni attacca la cultura woke e ammicca a Trump. Braga (Pd): “Da che parte sta l’Italia?”

Meloni attacca la cultura Woke
"Vuole dividerci dagli Usa"
E Trump ricondivide il post

Dura la critica del Pd alle parole

Braga: "Da che parte sta l'Italia?"

di Vincenzo Cimmino20 Ottobre 2025
20 Ottobre 2025

Giorgia Meloni a palazzo Chigi | Foto Ansa

ROMA – “Per mezzo secolo, la National Italian American Foundation è stata la voce incrollabile, il cuore pulsante e la spina dorsale della comunità italoamericana”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito così la Niaf nel videomessaggio per il galà organizzato per il 50esimo anniversario della fondazione. Un’occasione per la premier italiana per criticare la cultura woke e strizzare l’occhio al suo alleato oltreoceano Donald Trump. “Ci sono forze che cercano di dividerci, di ridefinire la nostra storia e di distruggere le nostre tradizioni condivise. La chiamano cultura woke. Stati Uniti e Italia”, ha continuato Meloni, “non sono solo alleati ma le colonne del mondo libero”.

Trump rilancia il messaggio

Un messaggio che sarà certamente piaciuto al Presidente degli Stati Uniti. Trump, infatti, sul suo social Truth ha postato un video di 21 secondi della leader di Fratelli d’Italia e un tweet dell’attivista Maga Lynne Patton in cui la presidente del Consiglio viene lodata. “Giorgia Meloni”, questo il messaggio ricondiviso, “sfida l’Ue e cerca di ottenere un accordo commerciale diretto con Trump. Ben fatto Meloni. È una mossa brillante”.

Braga: “Meloni chiarisca da che parte sta l’Italia”

Uno scambio virtuale di battute che non è piaciuto al Partito democratico. “È vero”, ha affermato in una nota Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera, “che l’Italia si accingerebbe a negoziare direttamente con gli Stati Uniti i dazi per la pasta ed è vero che l’Italia sarebbe interessata a ridimensionare il supporto all’Ucraina? Le parole del presidente Trump lasciano poco spazio alle interpretazioni. Perciò Meloni non può far finta di nulla. Deve chiarire da che parte sta l’Italia e se è destinata a essere l’avamposto di Trump per rompere il fronte europeo e indebolire definitivamente l’Unione europea”.

Tajani: “Noi in sintonia con Ue”

Non si è fatto attendere anche il commento del ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Noi”, ha dichiarato il segretario di Forza Italia, “abbiamo sempre lavorato con l’Ue e grazie all’Italia si è potuto fare qualche importante passo in avanti. E con il commissario Šefčovič lavoriamo in perfetta sintonia”.

Polemica per l’intervista al Sole 24 Ore

Se all’estero le cose per la premier sembrano andare bene, in Italia tira un vento diverso su diversi fronti. Il Governo festeggia il terzo posto tra quelli più duraturi della Repubblica, ma non accennano a placarsi le polemiche anche per l’intervista alla Meloni di Maria Latella per il Sole 24 Ore, uscita ieri in edicola nonostante lo sciopero indetto dai giornalisti in polemica con la scelta di affidare il colloquio con la presidente del Consiglio in occasione del varo della legge di Bilancio a “una collaboratrice esterna”.

“C’è chi parla di ‘amichettismo’ riferendosi alla mia intervista alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni”, ha commentato la giornalista Latella, “in quarant’anni di carriera ho intervistato quasi tutti i presidenti del Consiglio e molti leader internazionali. Forse nel decidere a chi affidare un’intervista importante il direttore del Sole 24 Ore ha tenuto conto di questo, oltre alle decine di interviste che negli anni ho fatto a Giorgia Meloni, in tv e in radio”.

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