BRUXELLES – “I jet che sconfinano non vanno sempre abbattuti”, ha spiegato il segretario generale della Nato Mark Rutte durante la ministeriale Difesa a Bruxelles. Dichiarazioni che aprono un solco tra Ue e Nato in merito alla questione droni. Se la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha sempre ribadito la necessità del muro di droni in funzione anti-russa, è l’Alleanza Atlantica a rivendicare un ruolo chiave nella gestione di questo progetto.
Rutte frena sull’abbattimento dei jet
Lo sottolinea anche Rutte, che da una parte assicura una risposta Nato in caso di incursioni nello spazio aereo degli alleati, dall’altra mantiene una linea più morbida rispetto a quella dell’UE. “Alcuni dicono, non all’interno della Nato, che se un aereo russo, intenzionalmente o meno, entra nel nostro spazio aereo, in ogni caso bisogna abbatterlo. E io non sono d’accordo”, ha dichiarato Rutte. “Penso che si debba essere assolutamente convinti che rappresenti una minaccia”. Un approccio più moderato, che sembra discostarsi da quello annunciato dalla Von der Leyen, ma anche dagli altri leader europei. Primo tra tutti il ministro britannico della Difesa John Healey, che, intervenendo alla ministeriale Difesa, ha definito “avventate e pericolose” le incursioni russe nei cieli europei aggiungendo che “Putin non deve avere dubbi: se minacciati agiremo”.
Tuttavia, il segretario generale rassicura sull’armonia tra le due organizzazioni. “L’Ue e la Nato stanno davvero collaborando molto bene, non c’è alcuna duplicazione” – ha dichiarato Rutte – “Questa combinazione è fondamentale per lavorare insieme. È una delle cose che i russi cercano di dividere. Non ci riescono”.
Attacchi russi colpiscono convoglio Onu: nessun ferito
Mentre sul campo il conflitto prosegue. Fonti ucraine riferiscono che gli ultimi attacchi russi nel sud del Paese hanno colpito anche un convoglio Onu che trasportava aiuti umanitari. Non ci sarebbero stati feriti, ma dei quattro convogli militari presi di mira dai droni e dal fuoco di terra, uno è stato dato alle fiamme.
Leader siriano a Mosca: “Sharaa chiederà estradizione di Assad”
Il Cremlino non commenta quest’ultima incursione e si appresta a ospitare il leader siriano Ahmad Sharaa. Un funzionario del governo di Damasco ha rivelato all’Afp che Sharaa, durante l’incontro con Putin, chiederà al presidente russo l’estradizione di Bashar al Assad, rifugiato politico in Russia dopo la caduta del suo governo lo scorso dicembre.