Nuovo pacchetto sicurezzain Consiglio dei ministrinorme su terrorismo e truffe

Pene severe per chi lede i beni statali Sette anni per occupazioni abusive

ROMA – Giro di vite su truffe agli anziani, agenti aggrediti e rivolte nelle carceri. Prevenzione della radicalizzazione. Un anno e mezzo per chi danneggia i beni dello Stato. In arrivo nuove tipologie di reato e pene e multe più severe, contenute in tre diversi disegni di legge, sul tavolo del Consiglio dei ministri di oggi, giovedì 16 novembre, convocato alle 13.30.  Sul tavolo anche due decreti attuativi della delega fiscale sul contenzioso tributario e l’adempimento collaborativo e una serie di decreti legislativi legati alle normative europee.

Un inasprimento delle pene che, nell’ottica del governo, rappresenta un passo in avanti verso la tutela dei cittadini. Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e vicepremier, in un post su X ha annunciato 1.5 miliardi in più al bilancio per le forze dell’ordine, la difesa e i vigili del fuoco: “Più uomini e stipendi migliori, più mezzi moderni ed efficienti, più la sicurezza”, ha detto.

Oltre all’annunciata riforma della polizia locale, anche disposizioni contro le occupazioni abusive di abitazioni e misure contro il terrorismo. Il governo intende punire chiunque sia in possesso di materiale contenente istruzioni per preparare e/o usare “congegni bellici micidiali di armi da fuoco o di altre armi, di sostanze chimiche, batteriologiche nocive o pericolose”. 

Pene più severe anche per chi truffa gli anziani. In tal senso la reclusione passa dagli attuali 1-5 anni a 2-6 anni. Il governo intende varare, poi, una stretta per chi occupa le case, un reato che ora potrebbe essere punito con la reclusione da 2 a 7 anni. Facoltativo il rinvio della pena per le donne in gravidanza e per le madri con figli fino a un anno d’età. Prevista, infine, anche una norma a tutela dei beni mobili e immobili in uso alle forze di polizia e la liberalizzazione del porto d’armi per gli agenti di polizia. 

Beatrice D'Ascenzi

Nata a Roma, mi laureo prima al Dams in Cinema, Televisione e Nuovi media e successivamente mi specializzo in Informazione Editoria e Giornalismo presso l’Università Roma Tre. Amo il cinema, la storia latino-americana e il giornalismo radiofonico, che spero riesca a placare la mia costante necessità di parlare. Di me dicono che sembro uscita da un romanzo di Gabriel García Márquez.