Il decretone che darà il via alle due misure chiave del governo gialloverde e la cui approvazione è in programma al Consiglio dei ministri di oggi potrebbe contenere anche la misura per la nomina del prossimo commissario Inps e della presidenza Consob.
Se gli elementi generali contenuti nel testo del decreto sono noti, restano ancora dubbi sulla finestra di uscita per quota 100. Ai microfoni di Radio Anch’io di Rai Radio1, stamattina il leghista Durigon ha però confermato che per i privati è aprile il mese della prima finestra di uscita, mentre per gli statali è luglio.
Via libera agli stanziamenti del trattamento di fine servizio: alla fine è passata l’idea di consentire a tutti i lavoratori pubblici di chiedere, al momento della pensione, un anticipo del Tfr, con interessi a carico dello Stato e senza alcun onere a carico del lavoratore, fino a una probabile somma di 50mila euro, anticipato per tutti e per il fondo volo Alitalia.
Nel testo si prevede anche una misura per andare incontro ai giovani: dovrebbe esserci la disposizione che consentirebbe agli under 45 lo sconto per riscattare la laurea.
Un nodo che dovrebbe esser affrontato nel Consiglio dei ministri di oggi è il reddito di cittadinanza. Sul timore circolato in queste settimane per chi accede al reddito, il premier Conte ha assicurato che sono previsti sei anni di detenzione per chi fornisce dati falsi o continua a lavorare in nero.
In caso di eccesso di domande accolte rispetto alla platea prevista, il governo sarà costretto a rimodulare al ribasso l’importo massimo del sussidio a causa della mancanza di coperture. Solo dopo il Cdm di oggi, si capirà come il governo porterà avanti le promesse fatte agli elettori.
