Olimpiadi di Tokyo 2020accesa la fiaccola olimpicaIl Giappone: "No al rinvio"

Malagò: "Entro 3 aprile nuovi calendari altrimenti non sarà più possibile"

Uno spettacolo elegante ed emozionante. Una ragazza vestita da antica sacerdotessa sfrutta i raggi del sole riflessi da uno specchio concavo e accende la fiaccola olimpica. Quest’anno però, nell’antica città greca di Olimpia, si respira un clima diverso: per la prima volta dalle Olimpiadi di Los Angeles del 1984, la cerimonia di accensione della fiamma si è svolta senza spettatori. Mancano solo 19 settimane prima dell’inizio dei Giochi di Tokyo 2020 e lo spettro del Coronavirus si fa sempre più vicino. Gli organizzatori, nonostante l’Organizzazione mondiale della sanità abbia dichiarato che si tratta di pandemia, sembrano non voler cedere. La decisione finale però, su un possibile rinvio ad esempio, spetta al Comitato internazionale (Cio), all’Oms e al governo giapponese.

Il portavoce dell’esecutivo nipponico Yoshihide Suga, si è mostrata sicura sul fatto che la preparazione delle Olimpiadi prosegue. Decisa anche la governatrice di Tokyo, Yuriko Koike, che ha definito la cancellazione “inimmaginabile”. Proprio sulla possibilità di rimandare di un anno l’inizio dei giochi si è espresso ieri su Twitter il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per poi, a seguito di una telefonata di oltre 50 minuti con il premier giapponese Shinzo Abe, costretto a una parziale correzione: “Ho avuto una fantastica conversazione con il premier giapponese Abe. Ha fatto un grande lavoro” ha scritto sui social.

Traspare invece preoccupazione nelle parole del presidente del Coni Giovanni Malagò sulla situazione dello sport in Europa: secondo il numero uno del Comitato olimpico italiano, intervenuto durante la trasmissione “Uno Mattina”, “Sta accadendo di tutto, squadre italiane che non sono potute partite, squadre straniere che non sono venute in Italia, partite a porte chiuse o stadi stracolmi, un brutto spettacolo”. Come andrà a finire? Per Malagò “Se il 3 aprile si vedrà la luce in fondo al tunnel allora si può programmare un nuovo calendario, altrimenti allo stato dell’arte non sarà più possibile”. Non resta dunque che seguire il percorso della fiamma di Tokyo che sarà consegnata agli organizzatori dei Giochi dopo una staffetta che attraverserà 37 città e 15 siti archeologici. Nella storia dei giochi solo altre tre volte ci si è trovati costretti ad annullare o rimandare, durante la Prima e la Seconda guerra mondiale. Solo un conflitto mondiale, al momento, aveva fermato lo sport.

Chiara Viti

Classe 1993. Ha studiato Filosofia a Roma e si è specializzata in Editoria e Giornalismo. Si è avvicinata al mondo della comunicazione lavorando come Ufficio Stampa, poi uno stage nella redazione di Report (Rai 3). Adesso è giornalista praticante presso la Lumsa Master School.