Corsa all'aglio in Tunisiaper contrastare il Covid-19L'Oms: "Non ci sono prove"

Il bulbo ha proprietà antimicrobiche ma non serve a sconfiggere virus

Prezzi alle stelle e corsa all’acquisto per proteggersi dal Coronavirus. No, non si sta parlando di un nuovo farmaco, ma dell’aglio. In Tunisia, dove a oggi i casi confermati sono tredici, il suo costo è arrivato a toccare i 25 dinari al chilo (quasi 8 euro) nel mercato centrale della capitale. Una cifra destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi giorni.

“Questa corsa ingiustificata all’acquisto ha aumentato i prezzi”, ha spiegato Yasser Ben Khalifa, direttore dell’Antitrust presso il Ministero del Commercio. Contando su un forte calo dei prezzi dopo l’immissione sul mercato di aglio tunisino da inizio aprile, “il valore corretto al momento dovrebbe essere di 12 o 13 dinari”, ha aggiunto Khalifa. Prezzo raddoppiato, dunque.

Addirittura, un droghiere di un quartiere a sud della capitale, ha smesso di venderlo: “Il prezzo all’ingrosso è aumentato così tanto nelle ultime settimane che non ne ho più comprato e mi accontento di alcune teste per il consumo personale”.

Ad aver scatenato questo assalto all’acquisto del bulbo sono le sue tipiche proprietà antibatteriche, antivirali e antimicotiche naturali, che aumentano l’immunità e riducono gli effetti dell’influenza, simili a quelli dell’attuale virus in circolazione. In più, anche alcune pubblicazioni online hanno sponsorizzato i benefici dell’aglio per contrastare il Covid-19.

Ma a fare chiarezza ci pensa l’Organizzazione Mondiale della Sanità: “L’aglio è un alimento sano che può avere determinate proprietà antimicrobiche. Tuttavia non ci sono prove che il suo consumo protegga le persone dal nuovo coronavirus”.

Dall’esplosione dell’emergenza, sono state diverse le notizie false o fuorvianti in cui venivano elencati presunti benefici per contrastare il virus, raccolte dal New York Times in un proprio articolo. Ad esempio: radersi la barba o bere molta acqua.

Attualmente, per sconfiggere il Covid-19 sono in corso alcune sperimentazioni. Sono stati fatti dei test con buoni risultati utilizzando il Tocilizumab, un farmaco anti-artrite, e adesso l’Italia valuterà l’efficacia del Remdesivir.

Andrea Murgia

Nato a Palermo l’8 aprile 1993, ho una laurea triennale in Scienze della Comunicazione e adesso ho iniziato il Master biennale in Giornalismo alla Lumsa. Amo lo sport, in particolare calcio e motori, e la musica rock e metal.