HomePolitica Consip e Napoli, PD ancora nella bufera
spunta l’ipotesi del rinvio delle primarie

PD ancora nella bufera
Consip e Napoli preoccupano
Ipotesi di rinvio primarie

I franceschiniani pensano di posticipare

Orlando invita tutti alla calma

di Christian Dalenz03 Marzo 2017
03 Marzo 2017

L’inchiesta Consip e le indagini sui tesseramenti a Napoli stanno fortemente scuotendo gli ambienti del Partito Democratico. E proprio mentre è in corso l’organizzazione delle primarie del 30 aprile per la scelta del nuovo segretario.

Il punto di vista più radicale sarebbe stato espresso dagli ex Popolari vicini a Dario Franceschini. Questo quanto trapela da un articolo di oggi de La Stampa. L’idea sarebbe quella di chiedere il rinvio del congresso, vista la difficile situazione del PD. Le vicende giudiziarie che attraversano il partito e le persone vicine a Matteo Renzi costringono tutti alla difensiva, in questo momento. Perlopiù ieri l’ex berlusconiano Denis Verdini, spesso corso in appoggio al Governo Renzi, è stato condannato a 9 anni per bancarotta fraudolenta. Senza dimenticare che si sta appena uscendo da una scissione.

Se i franceschiniani dovessero togliere l’appoggio alla candidatura di Renzi a segretario PD, questo renderebbe l’ex premier meno forte. Il numero di deputati che lo appoggerebbero diventerebbe quasi lo stesso di quelli che sostengono Orlando, rivela ancora La Stampa. I parlamentari vicini al Ministro della Cultura hanno dunque un peso non da poco. Dario Franceschini però ha smentito di aver mai pensato a un rinvio del congresso.

Altra reazione importante è venuta ieri sera da Gianni Cuperlo. In merito alla mozione di sfiducia proposta dal M5S a carico di Luca Lotti, l’ex candidato alla segreteria del PD ha chiesto ieri sera a Piazzapulita (LA7) “un passo di lato” al ministro dello Sport.

E sempre ieri è arrivata un’importante presa di posizione di Andrea Orlando, candidato alla segreteria. In merito ai tesseramenti irregolari a Napoli, il Guardasigilli ha detto a Omnibus (LA7): “Se ci saranno problemi in alcune realtà non presenterò lì le liste. Non voglio voti che non si sa da dove vengono”. Lo ha ribadito anche stamattina a RepubblicaTV. Sempre oggi, ha aggiunto che non intende strumentalizzare la vicenda Consip durante la campagna elettorale.

Anche il terzo candidato alla segreteria, Michele Emiliano, sarà ascoltato nell’inchiesta Consip. Giorni fa però al Fatto Quotidiano si era mostrato tranquillo e non preoccupato dalla singolare condizione di candidato e testimone in un’indagine a carico del padre di Renzi e di altri uomini vicini all’ex premier.

 

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