ROMA – Per chi aspetta di andare in pensione di vecchiaia e per chi punta allo sconto Irpef ci sono delle novità, tutte nel Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp). Secondo quanto riporta Il Messaggero, il governo avrebbe previsto lo stop all’aumento di tre mesi dell’età pensionabile (per vecchiaia), ma solo per alcune categorie di lavoratori, ovvero per coloro che, nel 2027, avranno già compiuto 64 anni. Tutti gli altri si vedranno applicato lo scalino di tre mesi. Il taglio della platea di beneficiari consentirebbe al governo di risparmiare: secondo le prime stime il costo scenderebbe da 1 miliardo a 300 milioni di euro l’anno.
Per Il Messaggero ci sarebbe poi un’altra ipotesi, proposta dalla Ragioneria generale, che prevederebbe la riduzione dello “scalino aggiuntivo” da tre a un mese, sempre a partire dal 2027. Si starebbe lavorando anche sul coefficiente di trasformazione, cioè sulla percentuale che viene applicata sui contributi per calcolare la pensione: la Ragioneria avrebbe calcolato che se l’adeguamento all’aspettativa di vita fosse cancellato senza intervenire sui coefficienti, le pensioni si ridurrebbero del 9%.
Per quanto riguarda il calo dell’Irpef, il Dpfp prevede che verrà attuato riducendo l’aliquota dal 35% al 33% nello scaglione tra i 28 e i 35mila euro di reddito, e che porterà a un alleggerimento di 440 euro anche per i contribuenti che superano la soglia dei 50 mila euro, spegnendosi solo per i più ricchi. Quindi sì all’allargamento dello sconto al ceto medio ma no a un aumento eccessivo dei costi.
Anche se le anticipazioni della Stampa non sono ancora state confermate, si è già acceso il dibattito politico, in particolare sulla questione pensioni. Elisa Pirro, capogruppo del M5s in commissione Bilancio al Senato, ha commentato in una nota che l’Italia potrebbe essere “di fronte all’ennesima truffa perpetrata dal governo sulle pensioni”. Ha poi attaccato la Lega: “Chi in campagna elettorale aveva assicurato agli italiani che avrebbe abolito la legge Fornero, ora si prepara ad aumentare di tre mesi l’età pensionabile, che, di fatto, si tratterebbe a tutti gli effetti di un nuovo peggioramento della stessa Fornero”.
Davide Faraone, vice-presidente di Italia Viva, durante il suo intervento alla Leopolda di Firenze si è scagliato contro la premier: “La più grande giravolta di Giorgia Meloni è stato tradire ognuna delle promesse fatte quando era all’opposizione”. Secondo il minsitro il governo starebbe costruendo “un’Italia in cui le pensioni della generazione retributiva sostengono la generazione contributiva”