Piantedosi Ministro degli Interni

Scontri tra ultràper il ministro Piantedosi stop alle trasferte

Manfredi "Non possiamo identificare Napoli con i violenti"

ROMA – Stop alle trasferte per 1-2 mesi per gli ultras di Roma e Napoli. È la proposta del Viminale dopo gli scontri avvenuti sulla A1 domenica scorsa. Un segnale forte, quello che il ministro degli Interni Matteo Piantedeosi vuole lanciare alle tifoserie. Una sanzione che, se approvata, potrebbe tradursi con ogni probabilità in un decreto ad hoc.

Dopo gli scontri di domenica scorsa a Badia al Pino, da Piantedosi definiti “vergognosi,” si immaginavano ripercussioni di polso, soprattutto per bloccare il fattore emulativo. La proposta attualmente ancora al vaglio della Casms, Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, per quanto rara non sarebbe un unicum nella storia del calcio Italiano. Un precedente analogo già nel 2014. In quel caso il fermo di tre mesi riguardava i sostenitori del Atalanta e il provvedimento voluto da Angelino Alfano (allora ministro dell’Interno) attraverso un decreto sulla sicurezza negli stadi arrivava dopo la tragica morte del tifoso napoletano, Ciro Esposito.

Immediato il commento del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “Io rispetto ovviamente le decisioni del ministro Piantedosi con cui abbiamo un’ottima collaborazione e con cui stiamo lavorando molto bene. È chiaro che mi augurerei che si penalizzassero i tifosi violenti ma non i tanti sostenitori che seguono la squadra anche in trasferta e che ovviamente non hanno nulla a che fare con quei tifosi violenti”, ha affermato durante un intervista a TGcom 24.

Anche il tecnico del Napoli Luciano Spalletti è intervenuto, affermando che “chi vuole usare il calcio per fare danni deve starne fuori. Chi vuole picchiarsi si deve appuntamento dove gli pare, ma fuori dagli stadi”.

In alto in foto: Matteo Piantedosi ministro degli Interni, foto ANSA

Beatrice D'Ascenzi

Nata a Roma, mi laureo prima al Dams in Cinema, Televisione e Nuovi media e successivamente mi specializzo in Informazione Editoria e Giornalismo presso l’Università Roma Tre. Amo il cinema, la storia latino-americana e il giornalismo radiofonico, che spero riesca a placare la mia costante necessità di parlare. Di me dicono che sembro uscita da un romanzo di Gabriel García Márquez.