epa10399706 A man skims through rubble of a vocational school that Russian servicemen used as barracks, in Makiivka, Donetsk region, Ukraine, 11 January 2023. The Russian Ministry of Defence reported that 89 servicemen were killed on New Year's Eve after a Ukrainian missile strike hit one of the locations of Russia's military in Makiivka, in eastern Ukraine's Donetsk region. The military commissar of the Samara region, Alexei Vdovin, on 10 January said a general list of servicemen killed in the strike would not be made public, but the families were informed. EPA/ALESSANDRO GUERRA

Soledar ancora sotto assedioMosca rivendica l'uccisionedi 700 soldati in tre giorni

Il Cremlino potrebbe ampliare l'esercito a 2 milioni. Erdogan tenta la mediazione

KIEV- Continua la battaglia a Soledar dove soldati russi e i mercenari di Wagner tentano anche di accerchiare la città. Le immagini satellitari che sono state diffuse mostrano la città mineraria del Donetsk rasa al suolo. Sarebbero oltre 700 i soldati ucraini uccisi negli ultimi tre giorni secondo il ministero della Difesa di Mosca. Il governo ucraino tuttavia dichiara che la città ancora non è capitolata e che le forze di Kiev continuano a combattere.

Il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu, ha dichiarato che la conquista della città di Soledar si pone come una mossa strategica che consentirebbe di “tagliare le vie di rifornimento delle truppe avversarie” anche per la città di Bakhmut, che si trova a 15 chilometri a sud. Intanto l’omologo ucraino, Olekskii Reznikov, in un’intervista alla Bbc ha affermato che il Paese è ormai “di fatto un membro della Nato”. Questo significherebbe secondo, Reznikov, che presto il Paese riceverà armi come carri armati e aerei da combattimento che finora l’Alleanza Atlantica ha rifiutato di fornirle per il timore di una escalation con Mosca. E dal Cremlino, secondo quanto riferito dall’intelligence ucraina, potrebbe arrivare un’altra mobilitazione nei prossimi giorni con altri 500 mila soldati. Il piano di Mosca sarebbe quello di creare un esercito di circa due milioni di persone, rispetto al precedente obiettivo di 1,5 milioni di reclute.

Cresce il bilancio dei civili colpiti dalla guerra. Circa 500 persone non riescono infatti ad abbondare la città di Soledar. Tentativi di mediazione sono stati portanti avanti dal presidente turco Erdogan con l’obiettivo di creare dei corridoi umanitari che si sperano possano evitare ulteriori vittime innocenti. Secondo i dati forniti dalle Procure per i minorenni, inoltre, sono 453 i bambini uccisi in nel Paese dall’inizio dell’invasione da parte delle forze russe, mentre sono almeno 880 i bambini feriti.

Nella foto in alto un uomo tra le macerie della città, Ansa 

Alessandra Bucchi

Sono laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con una laurea magistrale in Conflitti, Studi Strategici e Analisi di Politica Estera. Ho anche fatto un tirocinio presso un'agenzia di marketing digitale.